domenica 28 giugno 2009

Stragi naziste, ergastolo per nove ex Ss. E la Germania dovrà risarcire


Dal Corriere della Sera del 26 giugno 2009
Stragi naziste, ergastolo per nove ex Ss
Gli ex militari nazisti condannati per gli eccidi avvenuti a Bardine S. Terenzo e Fivizzano nel '44
ROMA - Ergastolo per nove ex ufficiali e sottufficiali delle SS, oggi tutti ultraottantenni, ritenuti responsabili della strage di Bardine S. Terenzo ed altri efferati eccidi consumati nell'estate del 1944 nei comuni di Fivizzano e di Fosdinovo, in Toscana: oltre 350 le vittime civili, «fra cui - si legge nel capo di imputazione - numerose donne, anziani e bambini». All'ergastolo sono stati condannati dal tribunale militare di Roma Paul Albers, Josef Baumann, Hubert Bichler, Ernst Kusterer, Arnold Rosler, Adolf Schneider, Mx Schneider, Heinz Fritz Trager e Helmut Wulf: il più 'giovane' ha 84 anni, il più anziano 90.
LA CONDANNA - Gli ex militari nazisti rinviati a giudizio erano 11, ma uno - Max Roithmeier, 86 anni - è morto. Un altro, Walter Waage, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Il tribunale (presieduto da Agostino Quistelli) ha anche condannato la Repubblica Federale di Germania, in qualità di responsabile civile, in solido con gli imputati, al risarcimento dei danni nei confronti dei comuni di Fivizzano e di Fosdinovo e di una cinquantina di parenti delle vittime, che si sono costituiti parte civile. L'ammontare verrà definito in sede civile, ma intanto è stata stabilita una provvisionale di un milione e 250 mila euro. I soli imputati sono stati condannati anche al risarcimento dei danni nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Toscana, anch'esse parti civili (con una provvisionale, per la Regione, di 40mila euro).
LE STRAGI - L'inchiesta per gli eccidi in provincia di Massa Carrara venne avviata dalla procura militare della Spezia dopo il ritrovamento - nel 1994 - del famoso 'Armadio della vergogna', contenente 695 fascicoli di crimini nazifascisti mai perseguiti. Nell'aprile dell'anno scorso gli 11 imputati furono rinviati a giudizio e il 4 giugno 2008 ci fu l'avvio del processo. Il tribunale spezzino, però, nel frattempo ha chiuso i battenti, e le carte sono passate a Roma. Gli imputati sono tutti ex appartenenti alla famigerata 16/a Divisione SS 'Reichsfuhrer', il reparto cui vengono attribuiti - sotto il comando e la regia del maggiore Walter Reder - i principali eccidi compiuti tra la Toscana e l'Emilia Romagna durante la 'ritirata del terrore' del 1944, a cominciare da quello di Marzabotto. In particolare, gli imputati sono accusati - a vario titolo - dell'uccisione, a Bardine di S. Terenzo, di 53 uomini già rastrellati alcuni giorni prima in occasione della strage di S. Anna di Stazzema, in Lucchesia: li legarono agli alberi e ai pali dei vigneti circostanti e poi li fucilarono. I cadaveri vennero lasciati quindi esposti con il cartello: «Questa è la fine di chi aiuta i partigiani». Altre 103 persone furono ammazzate a Valla (tutti abitanti di San Terenzo Monti, rifugiatisi in una casa colonica) e più di 200 in diversi altri paesi della zona. Gli imputati non si sono mai interessati dell'inchiesta italiana e sono stati processati in contumacia, ricorrendo agli interrogatori fatti per rogatoria. Nel caso in cui la sentenza diventasse definitiva si porrà il problema di come far scontare la pena: sono infatti ormai numerosi i criminali nazisti nei cui confronti la Cassazione ha confermato l'ergastolo ma che vivono tranquillamente in Germania perché non è stata mai chiesta l'esecuzione delle condanne.

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