sabato 24 aprile 2010

25 aprile, Lizzano in Belvedere (Bologna): Winter line-Linea verde a nord della linea gotica

Winter line-Linea verde a nord della linea gotica
Escursione Storica
Data: 25-04-2010

Escursione guidata da Cristian Molini nei luoghi teatro dell'ultima guerra.
Durata: metà giornata. Costi: € 7,00/adulto, € 3,00/minore di anni 14

Prenotazioni entro il venerdì antecedente ore 12
presso:
Parco tel. 0534.51761 promozione@parcocornoallescale.it
Iat Lizzano tel. 0534.51052 iat.lizzano@comune.lizzano.bo.it
Iat Vidiciatico tel. 0534.53159 iat.vidiciatico@comune.lizzano.bo.it

venerdì 23 aprile 2010

24 aprile, Dozza (Bologna): Spettacolo teatrale Stivali a Monte Sole

Stivali a Monte Sole al Teatro Comunale di Dozza (Bologna)
Sabato 24 Aprile 2010 alle ore 16 al Teatro Comunale di Dozza, nell'ambito della rassegna Personae -

Percorsi Teatrali, il CIDRA presenta, con il contributo di Comune di Imola, ANPI, CISST, la Compagnia Teatrale della Luna Crescente in Stivali a Monte Sole il racconto-spettacolo per voci e ombre tratto dal libro “Stivali a Monte Sole” di Giulia Casarini, con Marina Mazzolani e Corrado Gambi (voci narranti), Paola Camerone (ombre).
È la storia di un incontro, di un legame nato mentre imperversa la Seconda Guerra Mondiale. Un’amicizia tra due animali molto diversi, uno selvatico e l’altro domestico, una lupa e un asino che, attraverso un dialogo intenso, raccontano le tristi vicende che portarono al noto eccidio di Monte Sole, nel bolognese.
Un’occasione per riflettere sul valore della memoria, e sul diritto alla non guerra così da poter costruire un futuro di pace. Lo Spettacolo è inserito anche all’interno della 2a rassegna Dozza Teatro Ragazzi, realizzata da Teatro Comunale di Dozza, Compagnia Teatrale della Luna Crescente, Istituto Comprensivo di Dozza Imolese e Castel Guelfo, Pro-Loco di Dozza.
Questo evento fà parte delle celebrazioni del 25 Aprile la Festa della Liberazione.

25 Aprile, Vignola (Modena): 65° anniversario della Liberazione

25 Aprile 2010 - 65° anniversario della Liberazione

23 aprile:
"La guerra a casa nostra: la linea Gotica", conversazione con Gabriele Ronchetti, saggista. A Cura del Gruppo "Mezaluna - Mario Menabue", del "Circolo Paradisi" e Università "N.Ginzburg" in collaborazione con il Circolo Culturale di Castel D'Aiano. Da venerdì 23 aprile fino a domenica 2 maggio: mostra fotografica "La guerra a casa nostra: la linea Gotica", su richiesta di gruppi e scolaresche sono possibili visite guidate della mostra.

24 aprile:
Inaugurazione della mostra fotografica "La guerra a casa nostra: la linea Gotica". Interverrà Claudi Silingardi, dell'Istituto Storico di Modena.

25 aprile:
Celebrazione SS.Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Vignola. Incontro delegazioni, associazioni e Autorità, presso la piazza antistante la chiesa. sfilata per le vie cittadine delle corone in onore dei caduti con arrivo al giardino della villa comunale. Intervento del Sindaco Daria Denti e dell'On. Ivano Miglioli. Alla sera 1° rassegna corale di "Musica Sacra" da parte della Corale "L.Perosi", presso la Chiesa Parrocchiale di Vignola.

In caso di maltempo il programma si svolgerà presso il Teatro Centelli di Via Cantelli a Vignola.

25 Aprile: Bologna, mercoledi' celebrazioni per 65esimo anniversario liberazione

25 Aprile: Bologna, mercoledi' celebrazioni per 65esimo anniversario liberazione

Bologna, 19 apr. - (Adnkronos) - Verra' celebrato mercoledi' prossimo sotto le Due Torri il 65esimo anniversario della Liberazione di Bologna dal regime nazifascista. Ad aprire la giornata di commemorazione saranno, alle 10, le campane della Torre dell'Arengo di Palazzo Re Enzo che suoneranno a festa. Alle 16, invece, in Cappella Farnese si terra' il convegno 'Bologna 1945. Il ruolo dei Gruppi di combattimento e dei militari internati per la rinascita dell'Esercito Italiano".
Il convegno, presieduto dal presidente Anpi provinciale William Michelini, sara' aperto dal saluto dal commissario Annamaria Cancellieri e della presidente della Provincia Beatrice Draghetti. A seguire le relazioni di Andrea Rossi sulle forze armate tedesche sulla linea Gotica, di Giuseppe Masetti sui Gruppi di combattimento durante la guerra di Liberazione e di Luigi Poli sulla storia della Liberazione di Bologna.
I lavori proseguiranno con l'intervento del Generale Claudio Magris, dal titolo, "La relazione Cadorna e la ricostruzione dell'Esercito" e della docente Rossella Ropa che parlera' degli internati militari italiani, con uno specifico sguardo al caso di Bologna.

mercoledì 21 aprile 2010

STRAGE DI MONCHIO Il Tribunale di Verona ha respinto le eccezioni della difesa


Da L'Informazione - Modena del 21 aprile 2010

STRAGE DI MONCHIO Il Tribunale di Verona ha respinto le eccezioni della difesaConfermate le parti civili
I familiari hanno chiesto la responsabilità della Germania


E’ stata confermata la costituzione di tutte le parti civili, tra le quali la Provincia di Modena, gli 89 familiari delle vittime, l’Anpi nazionale e modenese, al processo per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti della divisione “Herman Goering” il 18 marzo del 1944 con 140 vittime accertate. Lo ha deciso il Tribunale militare di Verona lunedì 19 aprile, dopo tre ore di camera di consiglio, respingendo tutte le eccezioni volte dalla difesa dei sette imputati e accogliendo quindi le tesi del pubblico ministero e delle difese delle parti civili. La Provincia di Modena era rappresentata a Verona dal presidente del Consiglio Demos Malavasi e assistita dall’avvocato Andrea Speranzoni. La decisione del Tribunale ha riaffermato il diritto dei familiari delle vittime e degli enti pubblici che rappresentano gli interessi della collettività territoriale ad avere ingresso nel processo contro la richiesta di escluderli per difetto di legittimazione, vizi di procedura o, nel caso dell ’Anpi, mancata legittimazione.
Proprio rispetto all’associazione nazionale partigiani d’Italia il provvedimento ha sottolineato invece l’importanza della sua storia e dei valori che tutela. Da parte dei familiari delle vittime, inoltre, è stata chiesta la citazione della Repubblica federale di Germania quale responsabile civile. La citazione è oggi resa possibile della decisione della Suprema corte di Cassazione che nel 2008, per l’eccidio nazifascista di Civitella (Arezzo), ha condannato anche lo Stato tedesco, oltre all’imputato Max Josef Milde. Il Tribunale si è riservato la decisione per la prossima udienza in programma lunedì 10 maggio. Tra giugno e luglio è previsto l’inizio dell’esame dei testimoni. Gli imputati sono: Erich Koeppe, 90 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 87 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 92 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Günther Heinroth, 84 anni, soldato della terza compagnia. Gli imputati potrebbero diventare nove nelle prossime udienze quando verrà valutata la posizione dei due caporali Horst Günther Gabriel, 84 anni, e Alfred Lühmann, 85 anni.

23 aprile, Modena: Proiezione film "Sopra le nuvole"


23 aprile, Modena: Proiezione film "Sopra le nuvole"

presso LA TENDA - VIALE MONTE KOSICA 95/S
ore 21.30

ROCK IN OPPOSITION - 65mo Anniversario della Liberazione - Modena 22/25 aprile 2010

RESISTENZACINEMA PRESENTA:

SOPRA LE NUOVOLE
DI SABRINA GUIGLI E RICCARDO STEFANI

SARA' PRESENTE IL REGISTA

La gente non deve dimenticare quello che accadde a Monchio e a Cervarolo

Tra il 18 ed il 20 marzo del 1944, i tedeschi del battaglione Göering, guidati dal capitano Hartwig, uccisero 160 civili in Emilia romagna tra i paesi di Monchio, Susano e Costrignano nel modenese e Cervarolo nel reggiano. Tra di loro c'erano bambini di 4-5 anni, paralitici e donne all'ultimo mese di gravidanza.

Ora questi eccidi vengono raccontati in un film. La ricostruzione parte dal racconto di una terra in cui la crudeltà della guerra non è ancora arrivata, dove gli uomini vivono spensierati coltivando le loro antiche tradizioni, come il ballo dei gobbi o il canto popolare del maggio. Una situazione idilliaca che verrà presto sconvolta dalla guerra.

Ingresso gratuito

martedì 20 aprile 2010


CORSI DI ESCURSIONISMO BASE DI:
BOLOGNA E BOLOGNA OVEST

21 e 24/25 Aprile 2010


CAMMINANDO TRA I FAGGI
(Campo Tizzoro – Foresta Del Teso)
Siamo nell’alta Valle del Reno che, come sappiamo, vista la morfologia del territorio, ha le sue sorgenti in Toscana. Zone molto belle paesaggisticamente (vedere guida del Bortolotti) e ricche di storia, anche di quella dell’ultima Guerra mondiale; soprattutto a questo tema sarà dedicata questa due giorni nel nostro Appennino. Visiteremo il bunker più grande d’Europa e, muovendoci con garbo, cercheremo di curiosare qua e là per capire meglio portando nello zaino la voglia di tornare.

Programma:

Mercoledì 21 Aprile 2010:
Presso la Sala Consiliare del Comune di Monte San Pietro, Piazza della Pace
(ingresso da Via Lavino)- Calderino di Monte S. Pietro, conferenza di Daniele Amicarella su “STORIE DI PARTIGIANI, SOLDATI E GENTE COMUNE SULLA
LINEA GOTICA PISTOIESE 1943 – 1944”
, autore del libro: "SULLA LINEA DEL FUOCO"

Sabato 24 Aprile 2010
ore 7,04: Ritrovo e partenza da Stazione FS Centrale (possibilità di salire anche a Casalecchio) con arrivo previsto a Pracchia alle ore 8,36 (cambio a Porretta Terme)
Ore 8,48: Bus per Campo Tizzoro.
Visita al bunker, pranzo al sacco, salita a piedi al Rifugio Casetta Pulledrari.
Cena, pernottamento con sistemazione in rifugio (camere multiple)
Dislivelli: +850 -200
Difficoltà: E
Lunghezza: Km. 8

Domenica 25 Aprile 2010
ore 7,30: Sveglia, colazione, escursione al Passo della Maceglia tra le stupende faggete della foresta del Teso, luogo che ospitò i cavalli del Granduca di Toscana. Spuntino al Rifugio del Montanaro degli amici del CAI di Maresca, poi: Rombicciaio, Pian della Trave, Pracchia.
Rientro previsto a Bologna in serata
Dislivelli: +600 -1100
Difficoltà: E
Lunghezza: Km. 13

NECESSARI: A questo punto del corso sappiamo già tutto!
Comunque: Abbigliamento ed allenamento adeguati ad escursioni in alta montagna, generi di conforto personali, borraccia piena, pranzo per il primo giorno.
Prenotazioni entro il 10 Aprile

Camminare per conoscere, conoscere per apprezzare, apprezzare per rispettare

lunedì 19 aprile 2010

23 aprile, Bologna: "L'uomo che verrà" e "Il massacro"


Cineteca di Bologna
Istituto Storico Parri Emilia Romagna
ANPI Bologna

La Strage di Monte Sole

VENERDÌ 23 aprile 2010
Bologna, Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65

Ore 15.30 Proiezione del film
L' UOMO CHE VERRÀ (Italia/2009)
di Giorgio Diritti

A seguire, discussione sul film alla presenza del regista Giorgio Diritti, e
Presentazione del volume:

IL MASSACRO
GUERRA AI CIVILI A MONTE SOLE

di Luca Baldissara e Paolo Pezzino
Il Mulino 2009


Alla presenza degli Autori
Coordina Luca Alessandrini, Direttore Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
in collaborazione con: Casa Editrice Il Mulino

20 aprile, Carrara: Presentazione libro "Il ricordo dopo l'oblio" di Caterina Di Pasquale


Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani

presenta

Esercizi di memoria#4

Martedì 20 aprile, ore 18.00
Carrara, Sala della Circoscrizione 2, Piazza Accademia


Il ricordo dopo l'oblio
Sant'Anna di Stazzema, la strage, la memoria


Presentazione del libro "Il ricordo dopo l'oblio. Sant'Anna di Stazzema, la strage, la memoria" (Donzelli, 2010), di Caterina Di Pasquale

Interverranno:
l'autrice Caterina Di Pasquale
prof. Pietro Clemente (Università di Firenze)
prof. Fabio Dei (Università di Pisa)

Saranno presenti i partigiani dell'ANPI Carrara e Enio Mancini, superstite della strage di Sant’Anna

In collaborazione con ANPI Carrara; Comune di Carrara; Provincia di Massa Carrara; Istituto Storico della Resistenza Apuano, Contatto Radio Popolare Network

sabato 17 aprile 2010

25 Aprile, Montese: Conferenza della dott. Carmen Lucia Rigoni


Ambasciata del Brasile
Comune di Montese
Ufficio Addetto Esercito

Conferenza della dott. Carmen Lucia Rigoni


Domenica 25 Aprile ore 17
Aula magna - Plesso scolastico - Montese
Anjos de Branco: O serviço de saude da F.E.B. na Italia salvando vidas (1944 - 1945)
Angeli in bianco: Il servizio medico della F.E.B. in Italia salvando vite (1944 - 1945)

Introduce: Mario Pereira

Interventi
Prof. Giovanni Cipollini - Anpi Pietrasanta
Prof. Fabio Giannelli - Istituto storico della resistenza di Pistoia

Seguirà la proiezione del trailer del film:
O caminho dos heróis di joão barone

La S.V. è invitata a partecipare

Fanano e Sestola: 25 aprile, anniversario della Liberazione


Fanano e Sestola: 25 aprile, anniversario della Liberazione

Programma della manifestazione

FANANO
SABATO 24 APRILE
Ore 11.00 Presso la Casa Comunale inaugurazione con aperitivo e letture sulla Resistenza, mostra del disegnatore Roberto Baldazzini di Vignola con le tavole del suo ultimo fumetto sulla guerra partigiana ambientato sui monti di Fanano. La mostra rimarrà aperta fino al 2 maggio.

DOMENICA 25 APRILE
Ore 10.00 Ritrovo a Fanano, in Piazza del Municipio e Deposizione corone ai Monumenti ai Caduti. Al termine Trasferimento a SESTOLA

SESTOLA
DOMENICA 25 APRILE
Ore 10.45 Ritrovo in Piazza del Municipio
Ore 11.15 S. Messa
Al termine Deposizione corone al Monumento ai Caduti
Ore 17.00 “ Resistere: la memoria e l’impegno” reading di lettura e musica degli Oceanobar presso la sala “Vecchia Osteria” nel Borgo del Castello seguirà rinfresco.


All'interno del programma della Festa della Liberazione, il giorno 24 aprile 2010 alle ore 11.00, in piazza del Municipio, a Fanano, presso la sala degli Scolopi (ufficio Fanano E'), si inaugura con aperitivo la mostra del disegnatore Roberto Baldazzini con le tavole del suo ultimo fumetto sulla guerra partigiana ambientato sui monti di Fanano. La mostra rimarrà aperta fino al 2 maggio.

Le quattro stagioni della Resistenza.
Di Roberto Baldazzini


"Il mio nome è Alfredo" narra la storia di un ragazzo, Diego, che scappa in montagna, nella zona di Fanano, per evitare l'arruolamento forzato nella Repubblica Sociale Italiana. Siamo nel novembre del 1943, quando, dopo l'8 settembre, l'Italia si trova "occupata" dagli alleati al centro - sud e dai tedeschi al nord. Questi ultimi considerano gli italiani dei traditori.
Diego, diciottenne, ha solo sentito parlare dei "ribelli" da amici, ma il suo primo obbiettivo è quello di evitare di andare sotto le armi: i bandi del novembre di quell'anno includono anche la sua leva. Non ha le idee chiare, ha paura, non ha nessuna intenzione di combattere, ma entra comunque in contatto con i"ribelli" e inizia con loro il cammino. Le difficoltà lo spaventano, la voglia di rinunciare è forte, ma gli eventi gli impediranno di cambiare strada: dovrà scegliere in fretta e assumere delle responsabilità. Di fronte alla crudeltà dei repubblichini e dei tedeschi il suo riscatto diventa inevitabile!
Contribuisce a comporre un quadro introspettivo della narrazione, oltre a quasi tutti personaggi, in particolare la figura del padre di Diego, un sottufficiale della Repubblica Sociale, che cerca, suo malgrado, di salvare il figlio da una brutta fine!

In mostra saranno esposte le 70 tavole che compongono la storia a fumetti. Il lavoro è in progress, la maggior parte sono a matita ma il testo è completo quindi è possibile leggere la storia dalla prima all'ultima pagina!

"Il mio nome è Alfredo" è la prima storia dei un progetto più ampio che va sotto il titolo di "Le quattro stagioni della Resistenza". Roberto Baldazzini vuole indagare con storie minimaliste, ambientate nella provincia di Modena, dov'è nato e vive, momenti che sono appartenuti a uno dei più importanti capitoli della storia della Repubblica italiana dell'ultimo secolo.

25 aprile a Marzabotto


25 Aprile a Marzabotto

Sabato 24 aprile
Marzabotto e Grizzana Morandi
• Ore 20.30 - “Il Processo di Norimberga”, spettacolo che nasce da un'idea di Luigi Di Majo che, con un gruppo di avvocati romani, ha deciso di ripercorrere le vicende del processo basandosi sugli atti ufficiali, i documenti, i dossier segreti. Teatro Comunale di Marzabotto.
- Fiaccolata per la Liberazione: Grizzana Morandi.

Domenica 25 aprile
• Ore 12.30 - dal cortile della Scuola di Pace di Monte Sole
Sentiero Partigiano. Deposizione di garofani rossi alla base del cippo in cima a Monte Sole in onore dei partigiani della Brigata Stella Rossa. La camminata sarà accompagnata dalla musica della Banda Roncati.

• Dalle 14.00 - Prato di fronte al Poggiolo
Un’impronta per Monte Sole. Un lungo lenzuolo bianco, colori a tempera, pennelli per lasciare la tua impronta a Monte Sole.

• Ore 14.30 - San Martino
Monte Sole: quando la memoria diventa film.
“L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti: incontro con gli attori e lo staff della produzione che leggeranno insieme agli studenti della Scuola Media di Marzabotto testi da loro prodotti. Canti eseguiti dal coro “i Biasanot”, diretto da E. Melchioni, con la partecipazione di alunni della Scuola Elementare di Marzabotto e della Scuola Media di Vergato. Al Poggiolo verrà allestita una mostra di lavori realizzati dagli studenti dell’I.C. di Marzabotto dedicati a Monte Sole.

• Dalle 14.30 - Prato di fronte al Poggiolo
Ricordiamoci... c’è chi ancora resiste! Esibizione dei cori Hard Coro de Marchi e Coro Ingrato.

• Ore 15.00 - Caprara di sopra
La Biblioteca Vivente. Nella Biblioteca Vivente i libri sono persone in carne ed ossa che si mettono a disposizione dei lettori per raccontare la propria vita, spesso caratterizzata da esperienze di ignoranza e discriminazione.

• Dalle ore 15.30 - Nel prato davanti al Poggiolo
RITM’ n RESISTENZA. Momenti musicali organizzati dal Centro Giovanile di Marzabotto KAINUA. Concerti dei gruppi: Tilibilke Ruticar orkestar, Falce e vinello, Caffè dei treni persi, Balotta Continua, Lo Stato Sociale.

• Ore 15.30 - Aula magna Scuola di Pace di Monte Sole
Donne e resistenza oggi. Proiezione del documentario "Il corpo delle donne" di Lorella Zanardo. A seguire il dibattito: “Quali forme assume oggi la resistenza femminile? Chi sono e come agiscono le donne resistenti di oggi?”. Interverranno: Lea Melandri, femminista storica, scrittrice e saggista, Elisa Coco, Associazione Comunicattive.

• Ore 16.00 - Chiesa di Casaglia - In caso di maltempo presso il Teatro di Marzabotto Stupidorisiko. Una geografia di guerra. Spettacolo teatrale realizzato da Fondazione Emergency. Una critica ragionata e ironica della guerra e delle sue conseguenze. Testo e regia: Patrizia Pasqui. Interprete: Mario Spallino.

• Mostre:
- Mai state zitte, sebben che siamo donne.
Le donne dall’Antifascismo alla Costituente (Scuola di Pace di Monte Sole).

- Tempi di scelta. Storie di 4 luoghi. (Scuola di Pace di Monte Sole).
- La Brigata Stella Rossa. (Stand Anpi).

Visite guidate gratuite all'area del Memoriale con partenza dal Poggiolo alle 14.00 - 14.30 - 15.00.
Trasporti: Servizio navette gratuito di andata e ritorno da Marzabotto Stazione a Monte Sole dalle 9.00.

Info: 051 932525 - 348 2840034 - segreteria@parcostoricomontesole.it, www.parcostoricomontesole.it
Diretta della giornata sulla web Radio frequenz@ppennino: www.frequenzappennino.com

venerdì 16 aprile 2010

"Inside Buffalo", il film documentario sulla divisione afroamericana Buffalo ed i partigiani toscani nella Linea Gotica finalmente disponibile in Dvd


Con l’avvicinarsi della Festa di Liberazione del 25 Aprile, e del 65° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, è finalmente disponibile il DVD “Inside Buffalo”, il primo ed inedito documentario film che narra le vicende storiche della 92° Divisione di fanteria americana soprannominata “Buffalo”, composta interamente da soldati Afro Americani che combatterono nello scenario della Linea Gotica in Toscana nel 1944 due guerre allo stesso tempo, una contro il nemico nazista, e l’altra contro i propri ufficiali bianchi americani razzisti.

Inviando una email con i vostri recapiti a info@insidebuffalo.org sarà possibile prenotare una copia del documentario a soli 12 euro comprese le spese di spedizioni o due copie a soli 20 euro comprese le spese di spedizione.

I Buffalo Soldiers, 15.000 soldati Afro-Americani,liberarono in sinergia con le altre forze alleate ed i partigiani le città di : Lucca, Viareggio, La Spezia, Genova .

Nel progetto di Inside Buffalo, che ho prodotto nel 2009, dopo aver lavorato nella crew del regista americano Spike Lee, oltre ad intervistare i veterani afro americani, ho anche intervistato i partigiani toscani che furono arruolati come “ staffette” all’interno di reggimenti misti, formati da soldati afro americani ed italiani. Dai ricordi dei veterani afro americani è emerso il grande affetto che gli italiani nutrivano per loro, e spesso tutti, hanno affermato come la popolazione italiana li rispettasse molto di più dei propri ufficiali bianchi e della popolazione americana.

Oltre all’unica Medaglia d’Onore consegnata al veterano afroamericano tutt’ora vivente Vernon Baker, appaiono generosamente nel documentario anche il Presidente Barack Obama e l’ex presidente Bill Clinton.

“Inside Buffalo” non è solo un documentario di guerra, ma un progetto incentrato sui diritti civili, sulla storia americana, sulla Memoria italiana, raccontando anche la drammatica vicenda dell’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, con le testimonianze dei superstiti.

Al tempo stesso è anche l’unico prodotto documentaristico internazionale ad avere mostrato e trattato la storia di tutta la Provincia di Lucca vista dagli occhi dei veterani Americani, i quali raccontano episodi avvenuti anche in Versilia e Garfagnana. I partigiani Moreno Costa, Gino Dinelli e Emilio Bertelloni insieme ad una dozzina di veterani Afro-Americani sono tra i protagonisti di questo documentario.

Il documentario è stato prodotto anche grazie al supporto della Provincia di Lucca, Provincia di Massa Carrara, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Circolo Rosselli, Regione Toscana, Comune di Pietrasanta, Comune di Viareggio, Comune di Stazzema, Mediateca Regionale Toscana, Comune di Viareggio.

Il progetto ha già ricevuto apprezzamenti ufficiali , da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dall’ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, dal Segretario del Dipartimento della Difesa USA Robert Gates, che ha fatto richiedere i diritti del documentario per programmarlo sulla televisione del Pentagono nel Febbraio del 2010, dalla Library of Congress , la più grande Biblioteca del mondo.

Negli Stati Uniti è subito diventato un successo, attualmente è stato proiettato già in più di 200 sale.

In Italia non essendoci una distribuzione particolarmente attenta a progetti storici sulla Memoria , abbiamo preferito direttamente con questo comunicato il pubblico di appassionati di film-documentari sulla: sulla Linea Gotica, sullaMemoria, sulla Seconda Guerra Mondiale, sui Diritti Civili, sulla Resistenza e Lotta di Liberazione, sulla Storia, rendendo disponibile la visione di questo progetto semplicemente inviando una email a info@insidebuffalo.org con i vostri recapiti ed indirizzi in modo da permettervi di avere una copia speciale del documentario ed indicarvi come poterlo acquistare al fine di preservare e onorare la Memoria dei soldati Alleati e dei partigiani e civili italiani. Grazie.

Il regista
Fred Kuwornu

martedì 13 aprile 2010

Sedici le Candidature ai David di Donatello per il film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti

Sedici le Candidature ai David di Donatello per il film
“L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti


Di seguito le Candidature ai Premi David di Donatello 2010 per il film "L'uomo che verrà" di Giorgio Diritti, annunciate questa mattina a Roma, durante la Conferenza stampa in RAI, da Gian Luigi Rondi, Presidente dell'Accademia del Cinema Italiano.
La Cerimonia di proclamazione dei Vincitori e la Consegna dei Premi sono previste per venerdì 7 maggio 2010, presso l'Auditorium della Conciliazione di Roma.

CANDIDATURE PER "L'UOMO CHE VERRA'" DI GIORGIO DIRITTI:

1. Miglior film - "L'uomo che verrà"
2. Migliore regista - Giorgio Diritti
3. Migliore sceneggiatura - Giorgio Diritti, Giovanni Galavotti, Tania Pedroni
4. Migliore produttore - Aranciafilm (Simone Bachini, Giorgio Diritti), Rai Cinema
5. Migliore attrice protagonista - Greta Zuccheri Montanari
6. Migliore attrice non protagonista - Alba Rohrwacher
7. Migliore direttore della fotografia - Roberto Cimatti
8. Migliore musicista - Marco Biscarini, Daniele Furlati
9. Migliore scenografo - Giancarlo Basili
10. Migliore costumista - Lia Francesca Morandini
11. Migliore truccatore - Amel Ben Soltane
12. Migliore montatore - Giorgio Diritti, Paolo Marzoni
13. Migliore acconciatore - Daniela Tartari
14. Migliore fonico di presa diretta - Carlo Missidenti
15. Migliori effetti speciali visivi - Limina
16. David Giovani - L'uomo che verrà

“Con grande gioia e commozione” - affermano il regista Giorgio Diritti e il produttore Simone Bachini - “abbiamo appreso delle molte Candidature ai David di Donatello. Un grazie particolare a tutti quelli che hanno reso possibile questo film, a quanti hanno contribuito alla sua realizzazione e a quelli che lo amano.

Siamo contenti di essere al fianco di film italiani così importanti e qualitativamente meritevoli. Aver ricevuto così tante candidature è significativo ancora una volta del fatto che "L'uomo che verrà" è un'opera collettiva, dove ognuno ha contribuito alla realizzazione con il suo preziosissimo lavoro, dal costumista, agli sceneggiatori, scenografo, musicisti, attori, alle singole comparse e persone del luogo, etc... ai runner stessi che sono stati straordinari e per i quali dovrebbe essere istituito un riconoscimento ufficiale, perché il nostro modo di fare Cinema è uno strumento di partecipazione e condivisione”.

Grazie della preziosa collaborazione,
buon lavoro,
Vera Usai

Parla il regista Fred Kuwornu: "Ecco come è nato il documentario 'Inside Buffalo'"


"Parla il regista Fred Kuwornu: "Ecco come è nato il documentario 'Inside Buffalo'"
Cultura e Spettacolo : Interviste

del 06/04/2010 di Nazareno Giusti

LUCCA, 6 aprile - Grandissimo successo sta riscuotendo oltreoceano il documentario “Inside Buffalo” del regista italo-ghanese Fred Kuwornu che, in questi ultimi mesi, è stato impegnato in un tour promozionale presentando la sua opera alla Library of Congress di Washington, alla Biblioteca Nazionale degli Stati Uniti, in Senato, alla New York Film Academy e alla New York University.
Il tour è terminato con una presentazione riservata alle alte sfere del Governo Usa ospitata nella sede dell'ambasciata Italiana di Washington inserita nel programma delle celebrazioni del 65° anniversario della fine della seconda guerra mondiale.
“Inside Buffalo” narra le vicende storiche ed umane della 92ª Divisione dell'esercito americano. La 92° era composta, soltanto, da soldati di colore americani che dopo essere sbarcati a Napoli, furono impegnati sulla Linea Gotica, in Garfagnana e in Versilia. I “Buffalo Soldiers” “non combattevano solo contro il nemico nazista, ma anche contro un nemico interno: il razzismo dei propri alti ufficiali bianchi”.
L'opera di Kuwornu è stata fortemente sostenuta dal Comune di Barga, dalla Fondazione Banca del Monte, dalla Provincia di Lucca e dalla Fondazione Circolo Rossellini.
Quando le è venuta l’ idea di realizzare un documentario sulla “Buffalo”?
"Lavorando per circa tre mesi (in diversi ruoli) al film di Spike Lee, 'Miracolo a Sant'Anna', sono entrato in contatto, per la prima, volta con una storia a me sconosciuta: 15.000 soldati neri avevano combattuto in Toscana, nel 1944, liberando diverse città".
Il suo documentario inizia con una citazione di Frederick Douglass: “I neri sono stati cittadini americani tre volte nella storia: nel 1776, nel 1812 e nel 1865”...
"Le date rappresentano tre guerre importanti per gli Stati Uniti, a cui i neri, hanno contribuito inequivocabilmente. Il loro contribuito veniva richiesto solo per andare a combattere o per costruire la rete delle infrastrutture di strade e ferrovie. In poche parole solo nei momenti difficili e duri".
Perché la 92° Divisione fu inviata in Italia, a combattere sulle montagne, quando i suoi uomini erano stati addestrati nei deserti dell’Arizona?
"Purtroppo, l’esercito americano non aveva previsto un impiego esatto della 92°. Nel 1940 i neri arruolati nell’esercito erano 400, solo a seguito delle pressioni delle associazioni afroamericane si decise di costituire delle divisioni di soldati neri, che però dovevano essere separate dalle divisioni dei soldati bianchi. Quello dell’invio in Italia della 'Black Division' fu, quasi, un’ esperimento".
I soldati neri non era la prima volta che combattevano in Europa...
"La 92° divisione era stata impiegata con successo nella Prima Guerra Mondiale. Aveva combattuto in Francia ricevendo medaglie importanti, che furono sminuite dal governo americano".
È veramente una straordinaria coincidenza che mentre lei stava per terminare il suo documentario, veniva eletto Barack Obama….
"Sì, è vero, una cosa a cui neanche io avrei mai pensavo. Obama è sceso in campo quando lo script del documentario era finito, ma mano a mano che procedevo con le interviste, il senatore Obama sfidava e vinceva la Clinton e McCain. Proprio in questi giorni ho inviato una copia del documentario al presidente Obama, ricordandogli che il primo nero ad essere eletto senatore degli Stati Uniti fu Edward Brooke , ex veterano della 92° divisione che combatté in Italia".
Nel suo documentario, Enio Mancini (uno dei superstiti all’eccidio di S.Anna di Stazzema) allora bambino, ricorda il primo impatto con un soldato nero. Il suo ricordo, sincero e dolce, è simile a quello di molti anziani della zona che ancora si ricordano, con molto affetto, di quei soldati. Per molti era la prima volta che vedevano un uomo di colore. L’ impressione iniziale era di paura, e poi subito dopo di straordinaria amicizia e fratellanza.
"Sì è vero. Nel mio documentario ho voluto anche includere la drammatica storia di questa strage per ricordare ai giovani cosa successe in quell’estate prima dell’arrivo della Buffalo”.
Bisogna dire che a distanza di tantissimi anni c’è ancora molto affetto per quei soldati…
"Tantissimo, enorme. Gli Italiani, i toscani non si sono mai dimenticati di questi soldati. L’attuale sindaco di Barga, fu il primo a riconoscere il valore di questi soldati anticipando di almeno 20 anni quello che solo in seguito fece l’amministrazione americana".
Il tenente Fox, durante la battaglia di Sommocolonia, compì un atto di grande eroismo. In Italia, però, a parte il suo documentario e la meritoria opera dell’amministrazione comunale barghigiana, la sua figura non è molto conosciuta. In America è ricordato ?
"Il gesto di Fox, che ha sacrificato la propria vita nella battaglia di Sommocolonia, è rimasto per molti anni sconosciuto alle alte sfere militari fino a che, nel 1997, l’allora presidente Bill Clinton, decise che la storia della 92° andava premiata e ricordata così come molte altre unità dell’esercito USA".
Qual'è oggi la situazione di soldati afroamericani nell’esercito U.S.A.?
"Oggi è decisamente cambiata, gli afroamericani, dalla guerra del Vietnam (forse la prima guerra in cui erano la maggioranza), hanno assunto ruoli chiave nel comando, molti di loro sono generali a 4 stelle".

lunedì 12 aprile 2010

17-18 aprile, Carpi: Generazioni resistenti - L'uomo che verrà


Sabato 17 aprile, ore 17.00
Auditorium Biblioteca Loria, Via Rodolfo Pio 1, Carpi
Generazioni resistenti: storie di partigiani
Videoproiezioni con letture di storie della Resistenza modenese
A cura di Valeria Sacchetti, ANPI Carpi

Domenica 18 aprile, ore 21.00
Circolo Ariston, Strada Statale 468 Motta, San Marino
Proiezione del film L’uomo che verrà
all’interno della rassegna ECCE_HOMO della vita offesa.
Incontro con l’attore Claudio Casadio. Conduce Dario D’Incerti

domenica 11 aprile 2010

18 aprile, Montese: "Fame e guerra sulla Linea Gotica"


Fame e Guerra sulla Linea Gotica
Nell'ambito della "Rassegna Musei da gustare"

Domenica 18 Aprile 2010
«Quando diceva davvero...»
Guerra e fame sulla Linea Gotica

Provincia di Modena "Musei da gustare"
Comune di Montese
Associazione Linea Gotica


Ore 9.00 Ritrovo Piazza Repubblica a Montese e visita al Museo Storico della Rocca.
Trasferimento con mezzi propri all’Agriturismo «Il Cotto» e successivo servizio navetta per la partenza dell’escursione.
Escursione sui luoghi delle retrovie del fronte della Linea Gotica e diorama vivente: «12 Aprile 1945, a pochi giorni dalla Liberazione»
Pranzo a prezzo convenzionato.
A seguire E. Belgrado e G.Ronchetti presentano «Alimentazione in tempo di guerra» e «La Linea Gotica».

«OPERAZIONE TOMBOLA», la missione che inflisse il colpo micidiale alla Linea Gotica


«OPERAZIONE TOMBOLA», la missione che inflisse il colpo micidiale alla Linea Gotica
Il Resto del Carlino del 21 marzo 2010
di Matteo Incerti

«OPERAZIONE TOMBOLA», IL NOME IN CODICE della missione che inflisse il colpo micidiale alla Linea Gotica. Era il marzo del ’45 quando i parà del 2° regimento delle SAS britanniche si unirono agli uomini del ‘Gufo nero’, partigiani decisi a tutto, riuniti sull’Appennino reggiano. E insieme andarono all’assalto del quartiere generale nazista, a Botteghe di Albinea. Da lì i tedeschi ‘governavano’ la Linea Gotica. Ma l’assalto all’arma bianca, e dopo un inferno di fuoco, piegò la loro resistenza. Gli Alleati poterono varcare l’Appennino e liberare l’Italia insieme ai partigiani. Una pagina di storia oggi ricostruita dai superstiti del ‘Gufo nero’.

Reggio Emilia
DOMENICA 4 marzo 1945, il cielo è chiaro e fa risplendere tutta la neve caduta sul crinale del Cusna il punto più alto dell’Appennino Reggiano. A bordo di un Dakota statunitense decollato da Livorno sette paracadutisti del 2° reggimento SAS, le squadre d’assalto speciali dell’esercito britannico attendono la luce verde per il lancio. Sono solo una parte del piccolo ma agguerrito esercito che sta per scatenarsi contro il Quartier Generale avanzato del 51 Corpo Motorizzato tedesco, insediato a Botteghe di Albinea a Villa Rossi e Villa Calvi, a pochi chilometri da Reggio. Da lì i nazisti in collegamento con Berlino comandano la Linea Gotica e spesso vi sono ospiti sia il generale Kesserling che il generale Hauck. Al campo di lancio di Case Balocchi ai piedi del Cusna i parà britannici si dovranno congiungere con un altro gruppo composito, formato da inglesi, russi, italiani, olandesi, canadesi, francesi, ma anche austriaci e tedeschi disertori. Sono i migliori partigiani operanti in zona e gli uomini della Missione Inglese guidata dal capitano Michael Lees, uomo dello Special Operation Executive, una “testa calda”, arrivato sull’Appennino dopo mille avventure in territorio yugoslavo e piemontese. A guidare il manipolo del 2° battaglione SAS è il maggiore Roy Farran che ha già visto la morte in faccia tra Creta, Egitto, Sicilia, Normandia. Quando il Dakota oltrepassa la cima del Cusna ed è sulla Val d’Asta, si accende la luce verde e i commandos si lanciano. Inizia così l’«Operazione Tombola», una delle più roccambolesche della seconda guerra mondiale in Italia, ancora sconosciuta ai più anche se inflisse un colpo fatale alla Linea Gotica. Farran, a cui era stato ordinato di rimanere al comando a Firenze, si lancia nel vuoto, contravvenendo alle disposizioni avute. Ad attenderlo tra Asta e Case Balocchi c’è un partigiano di diciassette anni. Si chiama Bruno Gimpel, nome di battaglia “Bruno”. Parla regolarmente inglese e per questo è diventato la spalla del capitano Lees. Gimpel fa parte del “Gufo Nero”, il gruppo speciale di partigiani creato da Lees e reclutati dal capitano Glauco “Gordon” Monducci. Uomini scelti senza distinzioni politiche tra i migliori elementi operanti sulle montagne reggiane. Nel “Gufo” combattono anche disertori austriaci e tedeschi. E’ Bruno il primo ad incontrare Farran, che dopo poco essere atterrato si reca nel piccolo borgo di Secchio, base della Missione Inglese e dei “Gufi”. Lì incontra il capitano Lees e chiede di poter disporre per le sue operazioni di un battaglione speciale di partigiani. E’ una delle prime volte nella storia che le squadre speciali inglesi combattono a fianco della Resistenza italiana. Nasce il Battaglione Alleato. Si prepara l’azione. Nome in codice “Operazione Tombola”. Al fianco degli uomini di Farran e Lees ci saranno i partigiani del Gufo Nero guidati da “Gordon”
Monducci, uomini della 26° Brigata Garibaldi e un battaglione di russi fuggiti dai campi di internamento.
TRA GLI UOMINI della Missione Inglese ci sono anche alcuni italiani. Uno di loro è Gino Beer, nome di battaglia “Gino”. Di famiglia ebrea ed originario di Chiavari è sfuggito alle deportazioni nei lager con i genitori ed il fratello, poi è salito sui monti a combattere i nazifascisti. E’ stato addestrato da vero commando. «Anche a sgozzare i tedeschi con lamette da barba, mi capitò tre volte, una cosa orripilante». Tra i partigiani della 26° Brigata Garibaldi volontari per “Tombola”, c’è Roberto “Fanfulla” Trinelli. Originario di Castellarano sui monti dal maggio 1944. Dal 7 al 24 marzo ai piedi del Cusna vengono lanciati altri 33 paracadutisti britannici ed arsenali di armi.AGiovanna Quadreri è affidata la più importante delle missioni. Spetta a lei ed alle altre staffette tenere i collegamenti, operando tra Reggio e la Montagna per accogliere informazioni sui movimenti dei nazisti in zona. «Erano stimati circa 500 tedeschi alloggiati a Botteghe», spiega oggi la Quadreri. Anche lei sarà sul campo, seppure a distanza all’ora “x” fissata per la notte tra il 26 e 27 marzo. Ogni battaglia ha la sua musica e per “Tombola” quella scelta è quella dei più leggendari dei soldati: gli Highlander scozzesi. «Il maggiore Farran ordinò che fosse paracadutato un soldato scozzese ‘armato’ di cornamusa da suonare durante l’attacco», racconta Gimpel. Il Comando Alleato però da Firenze lancia l’ordine di sospendere l’attacco. Preferiscono bombardare la zona. Farran e Lees non sono d’accordo. «Sarebbe costata la vita di tantissimi civili della zona», commenta Gimpel. Disobbediscono e partono.A Gimpel viene ordinato di rimanere alla base per trasmettere messaggi in “codice morse”. Alle 2 gli uomini di “Tombola” arrivano a destinazione. «Il mio compito era quello di raggiungere Villa Rossi e fare fuoco di copertura alle finestre in basso. Gli inglesi entravano all’interno. Lo facevano all’arma bianca coltello in mano», racconta oggi Trinelli. Un imprevisto e parte l’inferno. Un colpo di lanciagranate che doveva sfondare una portone non parte, si sente il “click”, le sentinelle tedesche sono in allarme. I britannici a Villa Calvi iniziano a sparare. Gino è nelle retrovie dell’attacco. La cornamusa suona tra i mitra, mentre tutti si lanciano all’assalto. «Un fuoco pazzesco, sparavano non meno di trenta mitragliatrici da una parte e altrettante dall’altra”, dice Beer. «Il cielo era illuminato a giorno dai razzi traccianti e pure la contaerea», è il ricordo di Trinelli. «Io sparavo, i ragazzi dei Sas entravano nella villa pugnale in mano e sgozzavano i nazisti, da fuori sentivo le urla», aggiunge.
A VILLA CALVI inglesi e partigiani hanno la meglio con poche perdite. Tre feriti leggeri mentre viene incendiato tutto l’ufficio cartografico. Mike Lees e Gordon Monducci entrano a Villa Rossi a “caccia” di alti ufficiali nazisti. Kesserling ed Hauck pero’ quella sera non ci sono. La resistenza a Villa Rossi è molto più tenace. I mitra nazisti stroncano la vita a tre parà. “Gordon” Monducci e Lees vengono feriti gravemente. Nei giorni seguenti con una operazione roccambolesca verrano portati oltre la Linea Gotica a bordo di un piccolo aereo. Il comando di Botteghe è distrutto, e deve essere evacuato. La Linea Gotica è in “tilt”, pronta ad essere valicata dagli Alleati. Ma non è finita. Gli uomini di “Tombola” sfuggono al contrattacco camminando per 22 ore verso l’Appennino. Poi da lì, divisi in quattro colonne, lanciano nuove offensive e colpiscono le truppe nazifasciste in ritirata in tantissime località di montagna e collina nel reggiano e nel modenese. Il bilancio finale di “Tombola” è da signori della guerra e lo riporta Farran nel rapporto ufficiale: 300 nazifascisti uccisi, 200 prigionieri, 45 camion distrutti Quattro i caduti del 2° reggimento Sas, tre russi; tre partigiani feriti, tra cui “Gordon” Monducci e 7 tra russi e britannici. Il 23 aprile i Sas di Farran ed anche Beer entrano da liberatori a Modena, il giorno seguente i “Gufi” ed i “garibaldini” con Trinelli, Gimpel e la Quadreri li seguono a Reggio.
(Ha collaborato Michele Becchi)

Tutti insieme il 25 aprile come 65 anni fa
CHE FINE fecero gli eroi di “Operazione Tombola”, alla quale la Bbc ha dedicato anche un piccolo documentario nel 2006, ricordandola tra le grandi operazioni delle SAS? Roy Farran, pluridecorato, dopo un esperienza in Palestina andò in Canada, divenne giornalista e ministro dello Stato dell’Alberta. E’ morto nel 2006. Glauco “Gordon” Monducci, è morto nel 2007. Medaglia d’argento, nel 1953 fu invitato all’incoronazione della Regina Elisabetta II come riconoscimento da parte degli inglesi. E’ stato un importante manager d’azienda ed ha sempre rifiutato di entrare in politica. Michael Lees è scomparso negli anni ‘80. E gli ultimi reduci ancora vivi ? Bruno Gimpel, oggi ha 82 anni vive a Milano ed è il presidente della reconta Ernst & Young. Presidente dell’associazione italiana revisori dei conti, firmava i bilanci di Mediobanca ai tempi di Cuccia. Gino Beer, 85 anni vive a Lavagna. Ingegnere all’Ansaldo, è stato uno dei pionieri del fotovoltaico in Italia. Roberto Trinelli, 85 anni originario di Castellarano (Re) oggi vive ad Enna. Poliziotto fu trasferito da Scelba in Sicilia perché ‘‘sospettato di frequentare persone di sinistra”. Giovanni Quadreri, ha 81 anni e vive a Reggio Emilia. Il 25 aprile a Villa Minozzo, tra i monti dove operavano prima di scendere a Botteghe, si ritroveranno per la prima volta dopo 65 anni.
m. i.

15 aprile, Castiglione dei Pepoli: Cerimonia di commemorazione dei caduti sudafricani per la liberazione dell'Italia dal nazifascismo


Comune di Castiglione dei Pepoli
Istituto Superiore Caduti della direttissima
Progetto S.E.Me.

CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE DEI CADUTI SUDAFRICANI PER LA LIBERAZIONE DELL'ITALIA DAL NAZIFASCISMO
15 APRILE 2010
ore 11,30


Sarà presente alla cerimonia il veterano di guerra Colin Eglin, che è stato fra i fondatori del Progressive Party e membro del Parlamento sudafricano. Prima della commemorazione il sig. Eglin incontrerà gli studenti dell'ISI coinvolti nel progetto europeo S.E.Me. (Sharing European Memories) di ricostruzione delle biografie dei reduci del secondo conflitto mondiale.

17 aprile, Trignano di Fanano: Linea Gotica “Linea Verde”


Trignano di Fanano (Modena)
Il Cai Modena presenta:
La linea Verde (Gotica)
sabato 17 aprile

PERCORSO: Ca Bonucci, Cappel Buso, Pizzo Campiano, Poggiolino, Trignano

Dall'antico Borgo di casa Bonucci attraversando luoghi meno conosciuti del nostro Appennino Modenese, fra boschi di faggi e castagni, raggiungeremo i Monti della Riva a Cappel Buso, camminando sul crinale percorrendo “ il sentiero della Pace” , dove si sono svolti aspri combattimenti nel corso della seconda guerra mondiale, fra l'esercito Tedesco e le truppe Anglo americane, avremo modo di approfondire, ascoltare storie e vicende realmente accadute, riportate dal nostro amico, ricercatore, Massimo Turchi, che ci accompagnerà in questa giornata. Raggiungeremo la frazione di Trignano, passando per il “natio borgo selvaggio” “ Il Poggiolino”, ove ci accoglieranno gli amici del “ Comitato Terra di Trignano” e tutti insieme scambieremo, mangiando crescentine, ciacci di castagne, borlenghi accompagnati da un buon vino, le impressioni, emozioni avute percorrendo i luoghi dove la storia ha segnato...

Direttore Gita: Ida Ballerini
Difficoltà: E
Trasporto: auto
Pernotto: no

Una frana ha riportato in superfice le salme di due paracadutisti tedeschi morti nel '45

Notizie dalle valli del Reno e del Setta di Francesco Fabbriani
Mercoledì 7 aprile 2010
Una frana ha riportato in superfice le salme di due paracadutisti tedeschi morti nel '45
Le slavine dovute al maltempo di questo inverno hanno riportato alla luce i resti di due soldati tedeschi morti durante l’ultimo conflitto mondiale sul fronte tosco emiliano della Linea Gotica. Il rinvenimento è avvenuto a Monterumici da parte di alcuni cercatori di reperti del secondo conflitto mondiale. Uno scarpone militare, affiorato su un costone della montagna mossa da un piccolo smottamento, è stato notato dai giovani ‘cercatori’ che hanno immediatamente capito di essere di fronte a un ritrovamento singolare. Hanno sondato il terreno e hanno avuto conforma di essere incappati in resti umani. Hanno quindi avvertito le autorità che hanno provveduto a rimuovere i resti, non di un solo militare ma di due e a metterli a disposizione delle autorità giudiziarie per le verifiche opportune. Da un primo sommario esame dagli esperti è parso che si tratti di due paracaduti tedeschi evidentemente rimasti uccisi durante gli scontri sulla linea Gotica. “Non deve stupire se si tratta dei resti di aviatori” ha detto don Dario Zanini che da sempre fa ricerche sul periodo di occupazione tedesca. “Alla fine del conflitto i tedeschi erano sostanzialmente rimasti senza aviazione per cui anche gli i paracadutisti erano utilizzata truppe di terra”. Se l’esame dei reperti dovesse quindi confermare che si tratta di paracadutisti si confermerebbe che sono rimasti uccisi negli ultimi giorni del conflitto. Si ipotizza anche che siano stati sepolti dai commilitoni già in ritirata, i quali non avevano la possibilità di dare loro le dovute onoranze funebri, oppure potrebbero essere rimasti vittime di una imboscata e coloro che li hanno uccisi aver subito fatto sparire i cadaveri nel timore di rappresaglie. Un esame approfondito dei reperti potrebbe aiutare anche a risolvere questo interrogativo. Sempre don Zanini ricorda che Moterumici, con Monte Sole, è stato uno dei punti più avanzati del tratto di Linea Gotica bolognese. Roccaforte che con palazzo Rossi, quale ospedale militare e Vado come punto di arrivo dei rifornimenti, faceva dell’area un punto cruciale dell’organizzazione tedesca.

mercoledì 7 aprile 2010

Carrara, la ribellione delle donne perde l'ultima protagonista

Carrara, la ribellione delle donne perde l'ultima protagonista
Da Il Tirreno del 29 marzo 2010
All'età di 95 anni è morta a Carrara Francesca Rolla, l'ultima protagonista dell'insurrezione delle donne carraresi, un episodio di Resistenza al femminile. Il 7 luglio 1944, a Carrara il Comando tedesco ordinò l'evacuazione della città e lo sfollamento della popolazione. Ordini a cui si opposero le donne carraresi, che si radunarono sotto la sede del Comando, rifiutando di disperdersi nonostante la minaccia delle armi

CARRARA. E’ deceduta a 95 anni Francesca Rolla, ex partigiana, una delle «donne del 7 luglio» che nel 1944 si ribellarono ai tedeschi. Nel 2005, novantenne, era presidente provinciale dell’Anpi, e nel luglio di quell’anno fu ricevuta con una delegazione apuana a Montecitorio: «Non avevo paura di nulla, e non ho paura di nulla», disse nella sede del parlamento. “Le radici della Resistenza”, il film di una guerra femminile senza armi era appena uscito dai confini apuani per diventare patrimonio nazionale.

Il sindaco Angelo Zubbani la ricorda così: «Una donna esemplare, una cittadina che ha amato profondamente Carrara, una figura di altissimo spessore civile, morale e politico». Il sindaco ha disposto che la salma sia esposta oggi solennemente al pubblico nel palazzo comunale prima dei funerali (alle 15). «Un atto doveroso, da parte della città, nei confronti di una partigiana combattente e protagonista della protesta che impedì lo sgombero e la distruzione di Carrara.
Fu tra le animatrici della rivolta vittoriosa delle donne e, grazie anche al suo impegno, la città mantenne la sua identità e i suoi abitanti».
«Francesca non è stata solo una delle donne eroiche del 7 luglio, ma ha mantenuto il suo impegno civile e morale alto e chiaro fino all’ultimo». «La nostra comunità le deve molto e la ricorderemo sempre con grande rispetto e con grande affetto». La ricorca anche il presidente del consiglio comunale, Luca Ragoni. «Le bandiere di Carrara oggi sono in lutto per la scomparsa di Francesca Rolla». La rivolta del 7 luglio 1944, dice Ragoni, «rappresentò il momento culminante della partecipazione femminile alla lotta di liberazione, infatti se la città fosse stata sgomberata, cessando i rifornimenti ai partigiani combattenti, tutta la resistenza apuana sarebbe crollata. Quell’episodio eroico, unico nella resistenza, e l’epopea delle donne che con i loro viaggi a piedi a Parma sfamarono la città, è stato uno degli elementi centrali per i quali Carrara è stata decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Civile».
Il 7 luglio 1944, a Carrara il Comando tedesco ordinò l'evacuazione della città e lo sfollamento della popolazione. Ordini a cui si opposero le donne carraresi, che si radunarono sotto la sede del Comando, rifiutando di disperdersi nonostante la minaccia delle armi. Alla fine il comando tedesco rinunciò all'operazione.
Nel 2009, l'episodio è stato celebrato da Poste Italiane con l'emissione di un francobollo che raffigura un gruppo di donne che sfilano in corteo e la medaglia d'oro al merito civile conferita alla città di Carrara nel 2007

martedì 6 aprile 2010

Strage di Sant'Anna di Stazzema: cronaca di un incontro, 66 anni dopo

Da Nazareno Giusti riceviamo questo articolo che pubblichiamo. Grazie Nazareno!

Strage di Sant'Anna di Stazzema: cronaca di un incontro, 66 anni dopo
Cultura e Spettacolo : Fatti & personaggi

del 28/03/2010 di Nazareno Giusti

SANT'ANNA DI STAZZEMA, 28 marzo - Enio Mancini è un reduce. Un testimone. Instancabile continua la sua battaglia per la memoria. Per far sì che non si dimentichi cosa successe il 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema. Il giorno del massacro di cinquecentosessanta vittime innocenti, delle quali circa centocinquanta erano bambini sotto i quattordici anni.
Lui, all'alba di quel maledetto giorno, non aveva ancora sette anni ma si ricorda tutto, perfettamente. Non si stanca di raccontarlo anche se per lui è sempre un grande dolore. Pure venerdì scorso, a Roma, ha ripercorso quelle tragiche ore davanti alle telecamere dei giornalisti mentre aspettava l'arrivo di una persona speciale.
Quando qualcuno gli si è avvicinato sussurrandogli “Il ragazzo è arrivato” le sue labbra si sono serrate e per un attimo hanno tremato mentre guardava nella direzione indicatagli.
“Il ragazzo” si chiama Jochen Kirwell, è una montagna di un metro e novanta, ha 27 anni e studia Teologia a Magonza. Suo nonno Peter è il soldato delle SS che anziché uccidere Enio e la sua famiglia quel 12 agosto gli salvò la vita.
Si osservano e poi si avvicinano.
Tutt'intorno centinai di occhi li osservano, mormorii, applausi, flash. Forse ci vorrebbe più intimità, forse ci vorrebbero solo loro due. Ma non ha importanza. Si stringono la mano come fanno due persone educate. C'è un po' di imbarazzo.
Poi si guardano negli occhi e in un attimo si dicono tutto. Così, senza parole. In certi momenti non servono. Allora si abbracciano forte.
Enio e Jochen devono aver passato tutta la notte a pensare a quel attimo. A metà dello scorso febbraio Enio ha ricevuto una telefonata sconvolgente: “Mio nonno è il tedesco che ti ha salvato la vita nel bosco di Sant'Anna”.
“Non potevo crederci - confessa Mancini - Io ho sempre cercato quel ragazzo che ci salvò ed ora è una grande gioia poter abbracciare suo nipote. Quell'episodio è un barlume di umanità in tanta cattiveria: quando è rimasto solo quel soldato ha scelto di risparmiarci rischiando anche la vita per aver disubbidito agli ordini ed io questo non l'ho mai dimenticato”.
Jochen lo ascolta commosso.
“E' stata mia nonna - spiega - a raccontarmi la storia poco tempo fa, io non sapevo nulla. Suo nonno Peter, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, aveva ricevuto l'ordine di riportare in paese un gruppo di persone che erano state viste fuggire in un bosco, dopo averle trovate fece tornare in paese i suoi compagni dicendo loro che avrebbe eseguito lui l'ordine. Ma invece di sparare sui corpi di quelle persone sparò al cielo.
Quando tornò in paese informò il suo superiore che aveva fucilato il gruppo.
“Su internet avevo letto la testimonianza di Mancini e mi sono accorto che coincideva con quella del nonno. Ho deciso quindi di mettermi in contatto con lui perché la sua storia era diventata anche la mia”.
Poi, insieme, sono entrati nell'auditorium del Goethe Institute dove, alla presenza del vice ambasciatore tedesco in Italia, Friedrich Dauble, Mancini e Enrico Pieri (un altro superstite impegnato da tempo nel confronto con la comunità tedesca, presidente dell'Associazione martiri di Sant'Anna) hanno ricevuto la Medaglia dell'ordine al merito della Repubblica federale di Germania. Dopo la cerimonia è stato proiettato il docu-film “E poi venne il silenzio” (di Irish Braschi) che ricostruisce l'eccidio con toccanti interviste.
Nel buio della sala le immagini si specchiavano negli occhi pieni di lacrime dei vecchi bambini che in quel giorno di 66 anni fa videro in faccia il Male.