domenica 31 ottobre 2010

13-14 novembre 2010 - Monte San Pietro e Monzuno: "Le stragi di guerra come fratture"


Regione Emilia Romagna
Provincia di Bologna
Comune di Monte San Pietro
Istituto per la storia della Resistenza e della societá contemporanea nella provincia di Bologna
Associazione Linea Gotica - Officina della Memoria
Associazione La Rana dalla bocca larga - Cinerana
Associazione culturale La Conserva

13 NOVEMBRE 2010 - Monte San Pietro
Auditorium Scuola Media
via IV Novembre, 4
Calderino di Monte San Pietro - Bologna
ore 15
Seminario
Le stragi di guerra come fratture
Diverse prospettive di lettura


Interventi:
Fabio Dei, docente di Antropologia culturale all’Università di Pisa
Giorgio Diritti, regista del film “L’uomo che verrà” "Il vento fa il suo giro"
Andrea Speranzoni, avvocato di parte civile nei processi delle stragi di Marzabotto, Casalecchio di Reno e Monchio
Paolo Pezzino, docente di Storia contemporanea all’Università di Pisa
Adriano Zamperini, docente di Psicologia sociale all’Università di Padova
Coordina: Giusi Marcante (Radio Città del Capo - Bologna)


Con il contributo di
Coop Reno
Intermediazioni immobiliari Leli

L'iniziativa rientra tra le attività del Festival della Storia 2010

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Regione Emilia Romagna
Provincia di Bologna
Comune di Monzuno
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna
Associazione Linea Gotica - Officina della Memoria
Associazione La Rana dalla bocca larga - Cinerana
Associazione culturale La Conserva
Circolo Monte Adone

14 NOVEMBRE 2010 - Monzuno
Escursione con diorama vivente
17 ottobre 1944: le voci dopo la strage
Ritrovo in piazza a Vado (Monzuno) ore 9,30
traferimento con mezzi propri a Monterumici
Info: Massimo Turchi 335.7209899 massimoturchi@libero.it

Brento ore 15,00 presso il Circolo di Monte Adone
Conferenza
“Gli effetti del passaggio del fronte”
di Giancarlo Rivelli (Ass. Linea Gotica - Officina della Memoria)
introduce Gabriele Ronchetti
Stand gastronomico Circolo Monte Adone - prenotazioni: 338.5438966 - 338.1917149
(Crescentine doppie farcite - Patatine fritte - Acqua - Bibite - Caffé)

Con il contributo di
Emilbanca Credito Cooperativo
Coop Reno
Savenottica Plus
A.R. Alimentari

Si ringrazia l'assessore alla cultura del Comune di Monzuno Ermanno Pavesi
L'iniziativa rientra tra le attività del Festival della Storia 2010

lunedì 25 ottobre 2010

Il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema a Deinze per un convegno europeo sulla memoria


Dal sito www.santannadistazzema.org riportiamo la notizia:

Convegno a Deinze sui luoghi di memoria in Europa

Il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema a Deinze per un convegno europeo sulla memoria
Il vicesindaco di Stazzema Maurizio Verona ha incontrato Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo

STAZZEMA- Si sono svolti a Vinkt, nel comune di Deinze in Belgio, le celebrazioni per il 70 anniversario della strage di civili nella quale furono uccise ottanta persone alla presenza del Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy. Per celebrare l’occasione, giovedì 21 e venerdì 22 ottobre si è svolto un importante convegno nel castello di Ooidonk al quale è stato invitato il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema con il vicesindaco di Stazzema, Maurizio Verona, assieme al dr. Simone Caponera e al dr. Simone Tonini del Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna. Verona si è incontrato con Van Rompuy per parlare di Sant’Anna e avviare un dialogo per progetti assieme all’Unione Europea. “Il Parco Nazionale della Pace sta assumendo un’impronta sempre più europea, per un respiro internazionale delle iniziative” - commenta Verona. “E’ fondamentale mettere in rete le città teatro di strage per sviluppare progetti ed attività comuni”. A Deinze, oltre al Parco Nazionale della Pace, sono stati inviatati dall’Ename Centre, l’ente organizzatore della manifestazione (assieme al Governo belga, l’Unione Europea e il comune di Deinze), la Scuola di Pace di Monte Sole, l’Associazione nazionale vittime del Nazismo (Vn-Bda, Germania), Oradour (Francia), Michniów (Polonia), Vinkt, Meigem (Belgio), Putten (Olanda). La sessione accademica è stata tenuta dal prof. John Carman dell’Università di Birmingham. Le delegazioni sono state accolte dal Conte Juan t’ Kint de Roodenbeke nel suo castello alle porte di Deinze. “Nella prima giornata di lavori” - prosegue Verona - “ciascuna realtà si è presentata, illustrando la storia e come viene perpetrata la memoria dei fatti. Il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna fino a pochi anni fa non era molto conosciuto in Europa ma dopo il processo le cose sono cambiate. Si è parlato molto di Sant’Anna anche il secondo giorno, quando ho consegnato al Presidente Van Rompuy il materiale e le informazioni relative al Parco Nazionale della Pace”. Venerdì le delegazioni si sono recate nella chiesa di Vinkt per rendere omaggio alle vittime del massacro del 1940; con una sobria ma sentita commemorazione, Van Rompuy, assieme al Ministro della Difesa belga, Pieter de Crem, il sindaco di Deinze e le autorità locali hanno sottolineato l’importanza di questo convegno. “E’ molto importante preservare la memoria” - ha detto Van Rompuy durante l’incontro con Verona, ringraziando la delegazione di Stazzema per essere andata a Vinkt.

mercoledì 20 ottobre 2010

Campo Tizzoro (San Marcello P.se): Ritorno alla SMI


Le riprese del documentario sulla battaglia della Maceglia si sono concluse sabato scorso con la visita alla ex-fabbrica di munizioni della SMI (Società Metallurgica Italiana) a Campo Tizzoro. Erano più di sessant'anni che gli ex-partigiani non entravano nello stabilimento. La visita ai bunker sotterranei della fabberica è stata molto emozionante.


La targa a Campo Tizzoro

Due articoli tratti dal Tirreno - Pistoia del 6 ottobre 2010 riguardanti la visita dei nipoti dell'ing. Kurt Kayser a San Marcello P.se

«Non sapevamo che lo zio era un eroe»
Tornerà nel 2011 la famiglia dello "Schindler" di Campo Tizzoro

di A.S.
SAN MARCELLO. Hanno lasciato ieri mattina la Montagna pistoiese, ma quasi certamente torneranno a San Marcello nel 2011, in occasione del centenario della nascita della Smi di Campo Tizzoro. Si tratta di Jeans Kaiser, di sua moglie Mae e dei figli Tina e Led che, lunedì, nella sala consiliare del Comune, hanno ricevuto dal sindaco Carla Strufaldi una targa con lo stemma del comune di San Marcello in memoria di Kurt Kaiser (di cui Jeans è bisnipote), che durante l'occupazione nazista, quando era ingegnere capo dello stabilimento Smi, salvò decine di operai, entrati a far parte della Resistenza, dalla fucilazione. L'ingegnere tedesco fu anche colui che salvò dalla distruzione certa l'intero stabilimento, perché le truppe tedesche in ritirata non volevano lasciare agli alleati anglo-americani una cosi ghiotta fabbrica di armi a loro disposizione. In Italia la storia di Kaiser ha iniziato ad essere conosciuta grazie ad un libro di Daniele Amicarella, ma in Germania è stata una ricercatrice pistoiese, che lavora là, a mettere un'inserzione sul giornale per conoscere i parenti di Kurt Kaiser. «Noi non sapevamo nulla - ha detto Jens Kaiser ricevendo la targa dalla mani del sindaco - che il nostro parente fece tutto questo. Lo abbiamo saputo solo da due settimane e la Tv tedesca tra poco girerà un documentario su nostro zio. Sono veramente emozionato di questa accoglienza. So che era molto riservato e non amava mai parlare dei fatti inerenti alla Seconda guerra mondiale, per questo motivo nessuno in famiglia ha mai saputo nulla. Sono anche venuto a conoscenza e sempre da poco, che una targa con il nome di mio zio è apposta a Campo Tizzoro, accanto ai vecchi rifugi anti aerei». Targa che l'amministrazione comunale di San Marcello collocò il 25 Aprile del 2009. «Tra un anno ricorreranno i cento anni della nascita della Smi - ha spiegato a Jens Kaiser al termine della cerimonia il sindaco Strufaldi - vorrei che tu e tutta la tua famiglia foste presenti per quell'occasione, ci farebbe immensamente piacere».


Salvò decine di operai della Smi
Targa al pronipote di Kayser: non sapeva dell'illustre bisnonno

di Roberta Ripaoni
S.MARCELLO. Che effetto fa scoprire improvvisamente che tuo bisnonno è stato un eroe e che ha salvato la vita a centinaia di persone? Ecco una delle tante storie della Resistenza, delle quali la nostra montagna è ricca, che tornano dal passato, riaffacciandosi nel presente, forse come monito alla memoria. L'ignaro, fino a poco tempo fa, protagonista è Jens Kayser, bisnipote di Kurt Kayser, un ingegnere tedesco che, durante la seconda guerra mondiale, fu mandato sui monti sanmarcellini a controllare la produzione bellica della Smi di Campotizzoro e che, servendosi della propria autorità, mise in salvo un gran numero di civili condannati a fucilazione. E chissà qual'è stato anche lo stupore dell'amministrazione di San Marcello, quando è venuta a sapere, da passaraparola, che un parente del cosiddetto " Il Kaiser" si trovava proprio da queste parti, spinto dall'annuncio pubblicato su un giornale tedesco. «E' una vicenda curiosa - spiega Luisa Soldati, vicesindaco di San Marcello - appena ci hanno informato che un nipote di Kurt Kayser era qui, abbiamo voluto incontrarlo e rendere il dovuto omaggio alla memoria dell'ingegnere, scomparso venti anni fa, con una cerimonia nella sala consiliare e la consegna di un piatto con lo stemma comunale, in segno di riconoscimento alla grande umanità e al coraggio di questo personaggio». Una vicenda a molti nota, quella de "Il Kaiser", raccontata anche in un libro da Daniele Amicarella, ma che il bisnipote dell'ingegnere non conosceva ed ha scoperto solo alcuni mesi fa. «Il tutto è nato da un annuncio di una giornalista italiana, che sta facendo alcune ricerche sulla resistenza e che proprio in Germania stava cercando i parenti di Kurt Kayser - continua Soldati - il bisnipote, ricostruendo la vicenda e incuriosito dalla storia, è venuto in Italia ed è arrivato fino qui, a Campotizzoro». Un ruolo insospettabile quello dell'ingegnere Kayser, che non era uomo d'armi e che silenziosamente è diventato una sorta di eroe per tutta la montagna pistoiese. «La Smi era una fabbrica di munizioni, allo stesso tempo, vero e proprio laboratorio della Resistenza - spiega il vicesindaco - Kayser era stato mandato per visionare la produzione, ma, avvalendosi del proprio ruolo, ha aiutato di nascosto le cellule della Resistenza ed ha messo al sicuro la vita di tante persone, fingendo ordini o speciali lasciapassare per gli operai e non solo. In questo modo ha contribuito alla lotta partigiana e ha preservato dalla distruzione un realtà industriale, fonte importante di lavoro locale». Una sorta di Oscar Schindler della montagna pistoiese, insomma, al quale il comune di San Marcello ha voluto rendere tributo. «Kurt Kayser era già venuto in Italia agli inizi degli anni 80, raccontando la sua storia - conclude Soldati - ma allora era mancata l'occasione per un riconoscimento da parte del nostro territorio. Lo abbiamo fatto adesso, tramite il bisnipote. E' stata una circostanza commovente, il ricordo di quella storia è ancora forte e presente in montagna».

giovedì 14 ottobre 2010

Buon compleanno "Uomini in guerra sulla Linea Gotica": 37.618 visite, due anni ben portati!



Il 13 ottobre 2008 abbiamo creato il sito internet www.progettolineagotica.eu utilizzando pagine gratuite di Google, contenitore del progetto educativo "Uomini in guerra sulla Linea Gotica", che ha da subito riscosso grande attenzione sia in Italia che all'estero.

I numeri: 37.618 visite provenienti da 105 Paesi

1. Italy 33.922
2. Germany 640
3. United States 609
4. Brazil 420
5. France 299
6. Switzerland 281
7. United Kingdom 232
8. Spain 107


Il blog del progetto educativo (http://progettolineagotica.blogspot.com) invece è stato realizzato il 10 gennaio 2009 e da allora ha totalizzato 25.336 visite per una media giornaliera di 39.

Nel 2010 il progetto ha creato la pagina su facebook "Uomini in guerra sulla Linea Gotica" e ad oggi conta 327 fan

Nell'aprile di quest'anno è nata l'"Associazione "Linea Gotica - Officina della Memoria" nella quale il progetto educativo è confluito e presto sarà online con un nuovo sito internet...

GRAZIE!



Massimo Turchi

lunedì 11 ottobre 2010

Budapest (Ungheria), 25 ottobre 2010, convegno: "La fede in una libera Italia - La diplomazia italiana e l'Ungheria"

Abbiamo ricevuto la notizia di questo convegno da Eva Framarino che abbiamo conosciuto alcuni giorni fa. Lei è la nipote di Attilio Perrone Capano (vice console dell'ambasciata italiana in Ungheria) che il 2 gennaio 1945, mentre tentata di passare il fronte (era partito da Roncoscaglia) morì assiderato in località Arca di Canevare di Fanano. Siamo impegnati in un lavoro di ricerca di documentazione locale per aiutarla a comporre, il più completamente possibile, il puzzle delle ultime ore di Attilio.


L'Istituto Italiano di Cultura di Budapest
l'Istituto di Italianistica della Facoltà di Lettere dell'Università Eötvös Loránd
e il Comitato di Budapest della Società Dante Alighieri
hanno il piacere di invitare la S.V. al seminario
"La fede in una libera Italia" - La diplomazia italiana e l'Ungheria

lunedì 25 ottobre 2010, ore 15,00
Sala Conferenze dell'Istituto Italiano di Cultura
(1088 Budapest, Bródy S. u. 8. - Tel.: 483-2040)

Indirizzi di saluto:
Salvatore Ettorre (Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Budapest)

Interverranno:
Elena Dundovich (Università di Pisa) - La politica estera italiana dalla caduta di Mussolini alla liberazione, 1943-1945
Eva Framarino (Torino) - Un pugno di farina d'Ungheria

Intervallo

Ilona Fried (Università degli Studi Eötvös Loránd) - Memoriali sulla Diplomazia Italiana di Budapest: Carlo de Ferrariis Salzano, Antonio Widmar e altri
Fabrizia de Ferrariis Pratesi (Roma) - Ricordi d'infanzia e scuola di vita
Stefano Caccialupi (Roma) - Ricordi


Durante la manifestazione verrà assicurata la traduzione simultanea

Sasso Marconi, 22 ottobre 2010, convegno: "Luoghi della memoria, musei, fra didattica e divulgazione"



ANPI
Comune di Sasso Marconi
Gruppo 25 aprile
Aula della Memoria - Colle Ameno

Venerdì 22 ottobre 2010
dalle ore 15.30

presso il Salone delle Decorazioni del Borgo di Colle Ameno
convegno - seminario
Luoghi della memoria, musei, fra didattica e divulgazione

parteciperanno, fra gli altri:
L’Aula della Memoria di Colle Ameno
Il Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine (Ra)
Il Museo della Resistenza di Bologna
Il Parco Storico di Monte Sole
Il Progetto Linea Gotica di Castel d'Aiano
L’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nella provincia di Bologna

L’Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea
in Ravenna e provincia

L’Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea di Modena
La Fondazione Fossoli di Carpi (Mo)
L'Aula Didattica di Sabbiuno
L'Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Re)
L'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma

L'incontro è rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, agli Assessorati dei Comuni, Provincie, Regione, alle Associazioni Culturali e alle sezioni territoriali dell'ANPI.

Ai docenti che parteciperanno sarà rilasciato un'attestato di frequenza da parte dell’ISREBO, ente riconosciuto per la formazione.

Sarà allestita in concomitanza una mostra, dal titolo La scuola ai tempi dei figli della lupa, con materiale originale del tempo.
Coordinerà Cinzia Venturoli, storica - Isrebo

venerdì 8 ottobre 2010

9 ottobre 2010, Monzuno (Bo): Commemorazione Eccidio Monte Sole



Comune di Monzuno

Commemorazione Eccidio di Monte Sole
9 OTTOBRE 2010
Celebrazioni


ore 9,00 - Ca' Veneziani - Casa del Lupo
ore 10,00 - Oratorio di Cerpiano
ore 11,00 - Valle. Targa 1° Consiglio Comunale
ore 17,00 - Vado Biblioteca Conferenza "Luoghi e uomini e storie sulla Linea Gotica" a cura di Gabriele Ronchetti

Il Sindaco e le Autorità locali deporranno corone commemorative nei luoghi della memoria e in ricordo delle vittime
LA CITTADINANZA E' INVITATA
-.-.-.-.-.-.-.-

Resto del Carlino - Bologna 7 ottobre 2010

MONZUNO
Un monumento a Monte Sole
Pellegrinaggio e sottoscrizione


—MONZUNO—
CON UNA visita a Ca’ Veneziani e la deposizione di una corona nella casa del ‘Lupo’, il comandante della brigata Stella Rossa, Monzuno ricorderà sabato
alle 9 le vittime di Monte Sole. L’iter prevede poi una seconda visita all’Oratorio di Cerpiano, dove le SS trucidarono oltre 30 bambini ospiti dell’asilo. L’episodio viene raccontato in modo straziante dalla suora Antonietta Benni, scampata alla carneficina. Si inizierà una raccolta di fondi per collocare a Cerpiano un monumento che ricordi l’eccidio. Alle 11 la corona verrà depositata a Valle, dove nel ’44 si tenne il primo consiglio comunale di Monzuno post Liberazione. Infine alle 17, nella biblioteca di Vado, conferenza su ‘Luoghi, uomini e storia sulla linea Gotica’ curata da Gabriele Ronchetti.
f. f.

giovedì 7 ottobre 2010

"Barbudos, sujos e fatigados – a sair em outubro" il nuovo libro di Cesar Campiani Maximiano


Il nuovo libro di Cesar Campiani Maximiano "BARBUDOS, SUJOS E FATIGADOS – soldados brasileiros na Segunda Guerra Mundial", Grua (Brasil)
I libri di Cesar Campiani Maximiano

Domenica 10 ottobre 2010: Commemorazione eccidio di Manno di Toano (Re)

Da Sassuolonline.it del 1° ottobre 2010
Domenica 10 ottobre sarà commemorato l'eccidio di Manno di Toano. Le partenze da Sassuolo sono previste alle ore 8.30 con pullman da Piazza Risorgimento, alle ore 8.15 dal piazzale della scuola Caduti per la Libertà di Borgo Venezia (a cura del circolo Pagliani) Dopo la sosta al Muraglione di Baiso e la posa di una corona al cippo di Nino Piccinini, alle ore 9.30 è previsto l'arrivo e la partecipazione alla manifestazione celebrativa: S.S. Messa, corteo, posa di una corona e discorsi ufficiali.
Presenzieranno: il Sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, i Sindaci di Toano Michele Lombardi e di Villa Minozzo Luigi Fiocchi, la Presidente dell'ANPI Sassuolo, Antonia Bertoni. Accompagnamento musicale a cura della Banda "La Beneficenza" di Sassuolo.

Nell’ottobre del ’44 proprio in questa località di Manno caddero gli 11 partigiani, dieci dei quali sassolesi, e ancora una volta voglio ricordarne i nomi: Luigi Cervi (18 anni), Nino Fantuzzi (20 anni), Enrico Gambarelli (24 anni), Walter Gandini (20 anni), Alete Pagliani (22 anni), Vittorio Roversi (19 anni), Franco Spezzani (18 anni), Vincenzo Valla (34 anni), Mario Veroni (24 anni), Walter Zironi e Clodoveo Galli (43 anni, di Gorizia).
Walter Zironi, di guardia in quel momento, fu il primo ad essere ucciso. I tedeschi intimarono la resa e incendiarono l’accantonamento. I partigiani, svegliati di soprassalto, accecati dal fumo, si arresero credendo alla promessa che avrebbero avuta salva la vita. Si arresero quindi Cervi, Fantuzzi, Gambarelli, Gandini, Pagliani, Roversi, Spezzani, Valla, Veroni e Galli.Quattro vennero uccisi sul posto e gli altri sei condotti a Villa Gherardini di Manno, dove furono barbaramente seviziati e poi impiccati ad alcuni alberi con fili di ferro strappati dai filari
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Da Bologna2000