lunedì 27 febbraio 2012

Come è andata nel 2011?


2011: i numeri/the numbers

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Il presidente dell'Europarlamento a Marzabotto "Sconvolto dalla brutalità dei nazisti"


Da "La Repubblica - Bologna" del 25 febbraio 2012

Il presidente dell'Europarlamento a Marzabotto: "Sconvolto dalla brutalità dei nazisti"

Martin Schulz parla sia in tedesco sia in italiano ai superstiti della strage del 1944: "Uno dei crimini peggiori della Seconda guerra mondiale. Sono figlio di un soldato della Wehrmacht: dopo quello che è successo è un miracolo essere accolto come amico". Il sopravvissuto: "E' una brava persona"
"Non sono qui solo come Presidente del Parlamento europeo ma anche come tedesco": il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, omaggia le vittime dell'eccidio di Marzabotto, compiuto dai nazifascisti nell'autunno del 1944. Nella località sulle colline bolognesi persero la vita centinaia di persone. "Sono il figlio di un soldato della Wehrmacht: oggi un figlio tedesco di un soldato tedesco può essere qui come rappresentante di un'Europa internazionale. Questa è l'Europa. Dopo tutto ciò che è successo, è un miracolo essere accolto come un amico. Per questo regalo, perchè lo considero un regalo, vi sarò grato tutta la mia vita, grazie".
"Crudeltà inimmaginabile". Schulz - protagonista involontario di una battuta al Parlamento europeo di Silvio Berlusconi, "In Italia c'è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò", gli disse l'ex premier, correva l'anno 2003 - sta portando avanti un tour istituzionale in Italia e oggi ricorda la strage di Marzabotto, "uno dei crimini peggiori della seconda guerra mondiale - lo ha definito lo stesso Schulz - nel quale una divisione dei nazisti ha assassinato crudelmente 800 persone tra donne, bambini e anziani". Schulz, che ha parlato sia in tedesco sia in italiano, si è detto "sconvolto e confuso per la brutalità dei tedeschi" e, rivolgendosi al sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, e a uno dei sopravvissuti della strage, Francesco Pirini, che perse 14 familiari, alle Autorità e ad una scolaresca presente alla cerimonia, ha definito inimmaginabile "la crudeltà di quell'evento".
"Tenere viva la memoria". Ma Schulz ha voluto portare parole di riconciliazione. "I tedeschi di oggi - ha detto - non hanno una colpa personale in questi crimini, ma una grande responsabilità, quella di tenere viva la memoria e che questi crimini commessi dalla mia nazione non vengano mai dimenticati".
Il sopravvissuto. Ferruccio Lassi, classe 1928, è uno dei sopravvissuti della strage del '44: fa fatica a perdonare e non riesce a trattenere le lacrime. Di Schulz, col quale ha avuto anche un breve incontro, dice: "E' una brava persona, prende a cuore le cose, ho avuto una ottima impressione".
La visita in Italia. Il nuovo presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha scelto l'Italia per la sua prima visita ufficiale. E' nel nostro Paese da giovedì; ha già incontrato il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il premier Mario Monti, e i presidenti delle Camere Gianfranco Fini e Renato Schifani.
(25 febbraio 2012)

La Memoria deve vivere. Sant’Anna di Stazzema e la pace: dalla memoria al futuro



La Memoria deve vivere. Sant’Anna di Stazzema e la pace: dalla memoria al futuro

28 febbraio ore 15:00, Sant’Anna di Stazzema


Martedì 28 febbraio dalle ore 15:00 a Sant’Anna di Stazzema si svolgerà al Museo Storico di Sant’Anna di Stazzema "La Memoria deve vivere. Sant’Anna di Stazzema e la pace: dalla memoria al futuro", un importante incontro organizzato dal Comune di Stazzema assieme a Regione Toscana, SPI-CGIL nazionale, Provincia di Lucca, UDU, CGIL Lucca, Associazione Martiri di Sant’Anna.
Argomento del dibattito sarà l’importanza della memoria e del ruolo del Parco Nazionale della Pace come punto di riferimento imprescindibile per la divulgazione e la promozione dei valori di pace.
Partecipano Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana; Carla Cantone, Segretario Generale SPI-CGIL; Michele Silicani, Sindaco di Stazzema; Enrico Pieri, Presidente Associazione Martiri di Sant’Anna; Stefano Baccelli, Presidente della Provincia di Lucca; Gianpaolo Mati, segretario generale CGIL-Lucca; Michele Orezzi, UDU- Unione universitari.

Emigrazione

Emigrazione

O milanese
che il destino volle
che qui vedessi luce,
altrove potevi essere nato,
non per questo
avresti l’ onta del peccato.
Rispetta colui
che vien su la tua terra,
vivrai in pace,
nessuno viene qui
per farti guerra.

O tu “terrone”
lombardo diventato,
che per necessità
qui fosti trapiantato.
L’ or che arrivasti
tu eri in quella condizione,
sappi dunque che anch’ essi
come te sono persone.
Tu in fabbrica entrasti,
a loro non è concesso
poiché gli ci vorrà
prima il permesso.
Tu bianco arrivasti con la valigia di cartone,
lui nero arriverà col suo borsone


Celso Battaglia

lunedì 20 febbraio 2012

Challenging History 2012


Il progetto "Storie di uomini in guerra sulla Linea Gotica" sbarca a Londra!
Il 24 febbraio interverremo nell'evento Challenging History 2012 nell'University City od London.
Friday 24th February, City University London

11.00am
Panel Discussion 2 (NS)
Chair: Emma King
"As a society, how do we remember the past, and in what form?"
Emma King, Project Manager and representatives from the Sharing European Memories at School project, with colleagues from Aranzadi Society of Sciences (Spain), Massimo Turchi, Futura Spa (Italy), Stiftelsen Arkivet (Norway), Royal Armouries Museum (UK)

16.00pm
1. "Using the living diorama in the educational project ‘The war of the fathers narrated by sons" Massimo Turchi, Head of Storie di uomini in guerra sulla linea gotica (Stories of men at war on the Gothic line) educational project, Associazione Linea Gotica - Officina della memoria (Italy)

Il programma è scaricabile qui!

venerdì 3 febbraio 2012

La Corte dell'Aja dà ragione a Berlino: stop agli indennizzi per le vittime italiane delle stragi naziste


da: Il Sole 24 ore online del 3 febbraio 2012
La Corte dell'Aja dà ragione a Berlino: stop agli indennizzi per le vittime italiane delle stragi naziste

La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha accolto il ricorso della Germania contro l'Italia per ottenere il blocco delle indennità alle vittime dei crimini nazisti. Secondo la sentenza l'Italia «ha mancato di riconoscere l'immunità riconosciuta dal diritto internazionale» a Berlino per i reati commessi dal Terzo Reich.

La lettura della sentenza è durata 80 minuti. La Corte ha accolto tutti i punti di ricorso presentati dalla Germania che accusava l'Italia e il suo sistema giudiziario di «venire meno ai suoi obblighi di rispetto nei confronti dell'immunità di uno Stato sovrano come la Germania in virtù del diritto internazionale». La Corte dell'Aja ha poi concordato con la richiesta di Berlino di «ordinare all'Italia di prendere tutte le misure necessarie» affinchè le decisioni della giustizia italiana che contravvengono alla sua immunità siano prive d'effetto e che i suoi tribunali non pronunzino più sentenze su simili casi.

Il contenzioso tra Italia e Germania presso la Corte dell'Aja, il più alto organo giudiziario dell'Onu, è cominciato il 23 dicembre del 2008, quando Berlino ha deciso di ricorrere contro la sentenza della Cassazione del 21 ottobre 2008 che ha riconosciuto la Germania responsabile per essere stata la "mandante" dei militari nazisti che il 29 giugno del 1944 uccisero 203 abitanti di Civitella, Cornia e San Pancrazio (Arezzo), sparando a donne, bambini, uomini e vecchi, compreso il parroco del paese.

La sentenza della Cassazione a suo tempo è stata considerata un "precedente storico" sancendo per la prima volta il diritto per le vittime delle stragi naziste ad essere risarcite nell'ambito di un procedimento penale. Nessun altro Paese al mondo aveva mai intentato cause di risarcimento nei confronti della Germania in ottemperanza alla clausola dell'immunità giurisdizionale. Il contenzioso tra Roma e Berlino ha portato all'iscrizione di un'ipoteca giudiziaria su Villa Vigoni, centro culturale italo-tedesco in provincia di Como. (Ansa)

mercoledì 1 febbraio 2012

mauthausen

mauthausen


Quando l’uomo il senno avea perduto
a quel tempo nessun portava aiuto.
Terremoto voluto e provocato,
l’un contro l’altro si trovò scagliato

Non vi è aiuto né soccorso,
qui nessuno avrà rimorso.
Il mal sul bene ha trionfato,
salvare un uomo qui divien reato

Se cieca diviene l’ubbidienza,
a chi comanda ma non ha coscienza,
facile dire “a me l’han comandato”
in questo modo si assolve ogni reato.

Compassione, pietà, misericordia;
qui non esiste nessun se la ricorda.
Non chi farà del bene ma del male
forse la vita sua potrà salvare.

Quel mostro, quella belva, quella iena,
tutte insieme non dipingono la scena.
Apocalisse, diluvio, ecatombe,
nessun di questo verbo corrisponde.

Inventar bisogna altra parola
che nel vocabolario non v’è ancora,
onde poter descrivere lo scenario,
Poiché è fuori dall’immaginario.

Via crucis fu chiamata quella cava,
un uomo dopo l’altro stramazzava.
Difficile sarà amare questo mondo
là dove l’uomo aveva toccato il fondo

Celso Battaglia