Dal blog di Giuseppe Vezzoni "La Libera Cronaca del Giornale che non c'è" del 19 febbraio 2010
Federico Bertelli non ha sentito suonare la Campana della Pace
Forte dei Marmi - É morto ieri Federico Bertelli, il superstite di Sant’Anna più anziano. Aveva 99 anni. Il 12 agosto 1944 perse nella strage nazifascista di Sant’Anna ben 17 famigliari. Nel dopoguerra fu anche presidente e cofondatore dell’associazione pro vittime di Sant’Anna, poi nel marzo 2000 Presidente onorario e socio fondatore dell’associazione Nuova Sant’Anna, il sodalizio costituito per la realizzazione della Campana della Pace, esposta al pubblico la prima volta il 13 ottobre 2002 davanti alla piazza del municipio di Pietrasanta. Da allora sono trascorsi 9 anni e 4 mesi ma l’artistico bronzo ancora non ha risuonato dal Col di Cava, luogo dell’Ossario. Federico Bertelli aveva elargito una notevole somma per la realizzazione della campana ma è morto senza vedere esaudita la sua aspirazione, così come sono già morti altri che hanno contribuito a realizzare l’opera. Su quest’opera v’è stato l’incomprensibile accanimento di molti, anche dell’Amministrazione di Stazzema, del Comitato Onoranze, dell’Associazione Martiri di Sant’Anna e degli abitanti della frazione di Sant’Anna, per ostacolarne la collocazione all’Ossario. Un libro occorrerebbe per scandirne le tappe, la strumentalizzazione e l’umiliazione che hanno dovuto subire coloro che si sono prodigati a realizzarla. La Libera Cronaca si augura che domani, quando Federico Bertelli sarà tumulato nel camposanto di Sant’Anna, qualcuno faccia suonare la Campana della Pace collocata, dopo varie peripezie, presso la mulattiera che sale all’Ossario. “ Federico Bertelli è morto con l’amarezza - ha dichiarato alla libera Cronaca Ennio Bazzichi, anche lui superstite e cofondatore delle due associazioni, Martiri di Sant’Anna e Nuova Sant’Anna,- di non poter vedere sistemata la campana nel luogo pensato, al Sacrario delle Vittime di Sant’Anna, affinché rintoccasse nella valle la memoria dell’ ora dell’eccidio. Alla sua amarezza accomuno anche la mia per la via crucis a cui è stata costretta l’opera, unicamente per dare soddisfazione a coloro che l’hanno avversata, non la volevano e che oggi è ancora lì, presso la mulattiera, dopo ben quattro anni durante i quali è stato impedito di portarla perfino nel paese dove abbiamo perso i nostri cari. La Campana, che è stata portata ad ammirare in tutta la Versilia ed è stata esposta anche nella Città di lucca, va collocata al più presto nel luogo dove potrà essere maggiormente avvertita, non ha colori politici, non deve essere strumentalizzata perché - conclude Ennio Bazzichi- la finalità è quella di rintoccare la memoria del 12 agosto 1944”. In questo momento di condoglianze alla famiglia, la Libera Cronaca non intende aggiungere altro, ma sulla Campana della Pace ritorneremo, ricordando che il bronzo è stato portato a Sant’Anna il 28 luglio 2006 e ufficialmente accolta il 6 agosto durante la manifestazione Un fiore a Sant’Anna. Ringraziamo anche il superstite Angelo Beretti che ci ha informato della morte di Federico Bertelli e ci ha invitato a scrivere questo pezzo. Le esequie del superstite Federico Bertelli si svolgeranno domani, alle 14,30, presso la chiesa di S. Ermete a Forte dei Marmi, città dove nel dopoguerra era andato a vivere. Poi la salma sarà trasportata al cimitero di Sant’Anna. Con questo breve pezzo, la Libera Cronaca ha inteso simbolicamente far rintoccare la Campana della Pace per uno degli artefici di questa artistica opera, istoriata con scene dell’eccidio dall’artista Romano Cosci e con due endecasillabi scritti dl prof. Giuseppe Cordoni: Risorgeremo se ci date pace/ Risorgerete se vi date pace/
Giuseppe Vezzoni- Addì 19.2.2010
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