Dalla Gazzetta di Modena e Reggio Emilia riportiamo i due articoli del 4 ottobre 2009.
Strage di Monchio, via al processo
la Gazzetta di Modena — 04 ottobre 2009 pagina 09 sezione: PROVINCIA
di Rolando Balugani
PALAGANO. Domani al Tribunale Militare di Verona udienza preliminare per decidere sull’ammissione delle costituzioni di parte civile e sulla richiesta di rinvio a giudizio per la strage di Monchio, Susano e Costrignano del 1944 e di quella di Cervarolo. I morti furono 136. Autori della strage del 18 marzo 1944 e di quella di Cervarola (Reggio) perpetrata due giorni dopo, i soldati nazisti di un reparto della divisione paracadutisti Hermann Goering, che era comandato dal famigerato capitano, Kurt Cristian Von Loeben. Nel luglio del 2008, il procedimento penale era pendente presso la Procura Militare della Spezia diretta dal dottor De Paolis. Con la soppressione di quell’Ufficio Giudiziario la competenza sui medesimi crimini passava alla Procura Militare di Verona e (fortunatamente) veniva assegnata al dr De Paolis, che era stato trasferito presso quest’ultimo ufficio giudiziario. A conclusione delle indagini, il 20 luglio scorso, il Pubblico Ministero, dottor Marco De Paolis depositava presso la cancelleria del Gip di Verona la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei seguenti criminali nazisti, tutti appartenenti alla divisone corazzata, Hermann Goring: Gustav Brandt, 94 anni, sottotenente; Hans Georg Winkler, di anni 86, sottotenente, comandante della 4ª compagnia; Fritz Olberg, 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della 3ª compagnia; Wilhelm Karl Stark, di anni 89, sergente, comandante di squadra della 3ª compagnia; Ferdinand Osterhaus, di ani 92, sottotenente, comandante di plotone della 5ª compagnia; Helmut Oderwald, di anni 90, capitano, comandante della 10ª batteria artiglieria antiaerea; Gunter Heiroth, di anni 84, soldato della 3ª compagnia.
LE ACCUSE. Tutti gli imputati sono accusati dei seguenti crimini contro l’umanità: «Concorso in violenza con omicidio contro privati nemici pluriaggravata e continuata (...) perché durante lo stato di guerra tra l’Italia e la Germania essendo in servizio nelle forze armate tedesche nemiche dello stato italiano quali militari aventi funzioni (ad eccezione di Gunther) di comando, inquadrati nella Divisione corazzata Hermann Goering, reparto esplorante, con più azioni esecutive di un medesimo criminoso (...) contribuendo alla materiale realizzazione dei crimini (...) e sempre agendo al programma criminale, senza necessità e senza giustificato motivo (...) e con finalità di ampie operazioni punitive contro i partigiani e la popolazione civile (...) contribuendo a cagionare la morte di numerosi privati cittadini italiani, fra cui donne, anziani e bambini inermi, agendo con crudeltà e premeditazione». Nel corso della complessa inchiesta giudiziaria sono stati individuati decine di testimoni, quasi tutti familiari delle vittime, che saranno chiamati a testimoniare all’apertura del processo che sarà celebrato lunedì, presso il tribunale Militare di Verona. Fra i testi vi sono ovviamente tutti coloro che si sono costituite parte civile. Particolarmente preziose si sono rilevate le indagini e le intercettazioni telefoniche effettuate dalla magistratura tedesca che, con teutonica precisione, ha ricostruito la più feroce strage perpetrata dai nazisti in provincia di Modena. Attraverso le intercettazioni telefoniche è stato possibile accertare che questi vecchi criminali, tutti ultraottantenni, che hanno vissuto una vita tranquilla ed agiata (uno di essi è stato per lunghi anni il capo della polizia dell’Assia), sono ancora in contatti fra di loro e parlano dei crimini perpetrati in Italia durante la guerra e come difendersi al processo di Verona. E’ stata anche particolarmente preziosa l’attività investigativa svolta dall’avvocato Andrea Speranzoni, del Foro di Bologna, che ha già assistito con successo i familiari delle vittime delle stragi di Marzabotto e di Casalecchio di Reno (Bologna). Oltre a 53 familiari delle vittime (45 della provincia di Modena ed 8 di quella di Reggio Emilia), si sono costituiti parte civile la regione Emilia Romagna, le province di Modena e di Reggio Emilia, i comuni di Palagano e Vetto d’Enza e l’Anpi nazionale e di Modena e Reggio Emilia. L’avvocato Andrea Speranzoni cura la difesa di parte civile della Provincia e dellAnpi di Modena, del comune di Palagano, e di 45 vittime di Monchio Susano e Costrignano La Regione Emilia Romagna. è rappresentata dall’avvocato Giuseppe Giampaolo. La provincia di Reggio ed i comune di Villa Minozzo sono rappresentati dall’avvocato Ernesto d’Andrea L’Anpi e otto civili di Cervarolo sono assistiti dall’avvocato Wainer Burani. Si è appreso informalmente che è tuttora in corso un secondo troncone di indagini per gli stessi fatti per i quali sono indagati altri nove imputati, tra i quali i non meglio identificati Gabriel e Luhmann, entrambi appartenenti alla 4ª compagnia. L’udienza preliminare per questo secondo troncone di indagini è prevista per la fine di novembre prossimo. La delegazione, Anpi guidata dalla presidente Aude Pacchoni e dal segretario Renzo Montorsi, ha organizzato un pullman che accompagnerà a Verona i rappresentanti delle istituzioni e una cinquantina di familiari delle vittime che si sono costituiti parte civile. La partenza è prevista domani alle 7 davanti alla Motorizzazione Civile.
Strage di Cervarolo, via al processo
la Gazzetta di Reggio — 04 ottobre 2009 pagina 30 sezione: PROVINCIA
VILLA MINOZZO. In un mese e mezzo, dal 18 marzo al 5 maggio 1944, le compagnie e i plotoni della divisione Hermann Goering che comandavano uccisero 390 persone (tra le quali le 24 vittime di Cervarolo) sull’Appennino tosco-emiliano. Domani sei ufficiali tedeschi (il settimo è morto), dovranno rispondere di questi crimini davanti al gip di Verona. Indagati altri nove loro colleghi. Al tribunale militare di Verona, infatti, alle 9 è prevista l’udienza preliminare per decidere sull’ammissione delle parti civili e sulla richiesta di rinvio a giudizio per le stragi di Cervarolo, Monchio, Susano e Costrignano. I morti furono 156. Gli autori furono i soldati nazisti di un reparto della divisione paracadutisti Hermann Goering, comandata dal capitano Kurt Cristian Von Loeben.
GLI INDAGATI. A conclusione delle indagini, il 20 luglio scorso, il pm Marco De Paolis ha depositato alla cancelleria del gip di Verona la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di sette criminali nazisti: il sottotenente Gustav Brandt , 95 anni, che è morto a fine luglio; il sottotenente Hans Georg Karl Winkler , 87 anni, comandante di plotone della 3ª compagnia, che operò a Cervarolo; Fritz Olberg , 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della 3ª compagnia; Wilhelm Karl Stark , 88 anni, sergente, comandante di squadra della 3ª compagnia; Ferdinand Osterhaus , 92 anni, sottotenente, comandante di plotone della 5ª compagnia; Helmut Odenwald , 89 anni, capitano, comandante della 10ª batteria artiglieria antiaerea; Gunter Heinroth , 84 anni, soldato della 3ª compagnia.
LE ACCUSE. Tutti i sei indagati devono rispondere dell’accusa di «Concorso in violenza con omicidio contro privati nemici pluriaggravata e continuata. Perché, durante lo stato di guerra, essendo in servizio nelle forze armate tedesche nemiche dello Stato italiano, quali militari aventi funzioni (ad eccezione di Gunther) di comando, con più azioni esecutive di un medesimo piano criminoso, contribuendo alla materiale realizzazione dei crimini (...) senza necessità e senza giustificato motivo (...) e con finalità di ampie operazioni punitive contro i partigiani e la popolazione civile (...), contribuirono a cagionare la morte di numerosi cittadini, fra cui donne, anziani e bambini inermi, agendo con crudeltà e premeditazione». Nel corso della complessa inchiesta sono stati individuati decine di testimoni, quasi tutti familiari delle vittime, che saranno chiamati a testimoniare.
LE INTERCETTAZIONI. Particolarmente preziose si sono rilevate le indagini e le intercettazioni telefoniche effettuate dalla magistratura tedesca, che ha ricostruito le feroci stragi. Attraverso le intercettazioni telefoniche è stato possibile accertare che questi vecchi criminali sono ancora in contatto fra loro e parlano dei crimini perpetrati in Italia e di come difendersi al processo di Verona.
LE PARTI CIVILI. Sono tanti coloro che chiedono giustizia: 33 familiari delle vittime di Cervarolo (9 rappresentati dall’avvocato Andrea Speranzoni di Modena, 9 dall’avvocato Ernesto D’Andrea e 16 dall’avvocato Vainer Burani), 45 familiari delle vittime di Monchio, Susano e Costrignano, le Province di Reggio e Modena, i Comuni di Villa Minozzo e Palagano, l’Anpi provinciale di Reggio e di Modena, la Regione.
GLI ALTRI NOVE. E’ tuttora in corso un secondo troncone di indagini per gli stessi fatti per i quali sono indagati altri nove ufficiali, tra i quali i non meglio identificati Gabriel e Luhmann, entrambi appartenenti alla 4ª compagnia. L’udienza preliminare per questo secondo troncone di indagini è prevista per la fine di novembre.
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