lunedì 16 febbraio 2009

Da Vinca due poesie di Celso Battaglia

Celso Battaglia, autore del ilbro "Vinca, la sua storia e il suo martirio. Memorie di ieri, seme di domani", e gestore del "Blog su Vinca ci ha inviato due poesie che pubblichiamo.

Sant’Anna

Paese tristemente assai famoso,
per una strage immane perpetrata.
Che i martiri tuoi abbian riposo
e la tua storia mai sia dimenticata.

Là, sugli Appennini in santa pace
col campanil la chiesa, gli abitanti:
dove non vi è più guerra e tutto tace
sono stati sterminati tutti quanti.

Rifugio eri per tanti sfollati,
che fiduciosi lassù cercaron scampo;
saranno anch’essi tutti massacrati
non furono protetti da alcun santo.

Piccolo paradiso di tranquillità,
com’è avvenuto tanto orrore?
questo è il destino dell’umanità,
se l’odio prende il posto dell’amore.

Ma quando gli strateghi capiranno?
Stragi, abusi su deboli innocenti,
prima o poi su di loro ricadranno
e da vincitori diverranno perdenti.

Quel sacrario eretto alla memoria,
quale monito perenne deve stare,
per trasmettere ai posteri la storia:
che un tal dramma mai più possa tornare.

- ° -

Vinca e Sant’Anna

La strage di S. Anna1 è vera storia:
come tale va trasmessa fedelmente,
a fin di tramandarne la memoria,
Come andarono le cose veramente.

Dodici giorni appena son passati,
un'altra strage sarà consumata.
Ecco che a Vinca già son arrivati,
la stessa sorte gli era destinata.

La strage di Vinca2 è la riprova,
voluta preparata a tavolino.
tutti sappiamo e non è cosa nuova.
Così che si decise il suo destino.

Solo unico scopo fu la strategia,
per far terra bruciata su quei monti.
Non vi era “Farfalla”3 traditor, spia,
per sterminare tutti gli abitanti

Il paese intero condannato a morte.
questa e la verità sulla tua storia.
Così che fu decisa la tua sorte
nessuno venga qui per cercare gloria.


1) Strage di Sant’Anna 560 morti
2) Strage di Vinca 174 morti
3) Nome del presunto, capo partigiano, che si dice ricercato dai tedeschi

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