giovedì 3 luglio 2014

Poesia di Celso Battaglia



Primo giorno di corso

Arrivati i professori,
ecco in cattedra piazzati,
qui davanti son gli alunni
anche quelli brizzolati.

Maggioranza son le donne,
giovinette  e  mezza età,
bionde e brune ben gentili,
ci si domanda come andrà.

Con lo sguardo fuggitivo
vista la mia chioma bianca,
qui non siam piazzati bene
dice Laura molto franca.

Si potrebbe fare un cerchio,
or propongono i docenti,
come fosse una famiglia
se venite un po’ più avanti.

Ecco il cerchio ora è formato
non vi sono più insegnanti,
son scomparsi i professori,
siamo uguali tutti quanti.

Celso Battaglia

Poesia di Celso Battaglia



Il sapere in un dischetto

Eccomi a ottanta anni
mi ritrovo sopra i banchi,
con i miei capelli bianchi,
ancor penso andare avanti.
 Quando arriverò aldilà
alla suprema maestà,
       potrò dire: “Padre Eterno
    io non merito l’inferno.
Ho studiato fino in fondo
quando ero all’altro mondo”.
Rivolgendomi a San Pietro,
un momento torno indietro.
    Per donare il mio sapere,
     a un giovane ingegnere,
  tutta questa è roba mia
 non potrò portarla via.
Tanto a me non serve più
poiché resterò quassù.
Io son qui per imparare
perché intendo tralasciare.
      Come fosse un testamento
      sarà fatto in un momento.
      Con un piccolo intervento
        non sarà disperso al vento.
Ecco tutto il mio intelletto,
contenuto su un dischetto, 
sulla terra può restare
a qualcuno può servire.
  Pensa ora com’è bello,
   inserirlo in un cervello,
  istruzione incorporata,
       senza averla mai studiata.

Celso Battaglia