Sono saliti da sette a nove gli imputati per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti della divisione “Herman Goehring” il 18 marzo del 1944, con 140 morti accertati nel modenese. Nel processo in corso presso il Tribunale militare di Verona, infatti, lunedì 20 Dicembre è stata accolta la richiesta dei pubblici ministeri Luca Sergio e Bruno Bruni di estendere l’imputazione per il reato di concorso in omicidio plurimo pluriaggravato e continuato anche ai due ottantacinquenni Horst Günther Gabriel e Alfred Lühmann, all’epoca entrambi caporali, sulla base di intercettazioni effettuate in Germania nel corso delle indagini: autentiche “confessioni” telefoniche nella quali Lühmann ricorda che erano soliti uccidere donne, bambini e vecchi nel corso delle azioni “antibanditismo”. Tra le prove anche il diario dello stesso Lühmann dove sono citate esplicitamente le stragi compiute tra il 18 e il 20 marzo del ’43 nel modenese e nel reggiano e quella di un mese dopo nell’Appennino toscano.
L’imputazione, una volta tradotta, sarà notificata ai due nuovi imputati, che si aggiungono agli altre sette per i quali il processo è iniziato nelle scorse settimane in vista della riprese delle udienze in programma mercoledì 12 gennaio.
Nel frattempo, hanno testimoniato anche il sindaco di Palagano Paolo Galvani e il presidente del Consiglio provinciale di Modena Demos Malavasi che, assistiti dall’avvocato Andrea Speranzoni, hanno ribadito le motivazioni della costituzione come parti civili nel processo, insieme a 89 familiari delle vittime, alla Regione Emilia Romagna e all’Anpi.
Galvani ha sottolineato in particolare come la strage abbia colpito la popolazione civile lasciando un segno indelebile nella storia di quelle comunità e ha ricordato l’impegno a promuovere la memoria di quegli eventi. Un tema ripreso anche da Malavasi che vede nel processo «un modo per accertare la della verità nel nome della giustizia, non della vendetta, affinché da questi tragici fatti si possa trarre insegnamento per far sì che non si ripetano mai più». E il riferimento è ai percorsi della Memoria, al parco di Santa Giulia e alle tante iniziative di educazione alla pace promosse nel territorio provinciale.
HANNO GIÀ TESTIMONIATO 60 FAMILIARI DELLE VITTIME
Sono già 60 i familiari delle vittime della strage di Monchio, Costrignano e Susano che hanno testimoniato nel processo in corso al Tribunale militare di Verona, un’altra decina sarà ascoltata alla ripresa delle udienze in gennaio quando sono previste anche le testimonianze di otto tedeschi citati dai pubblici ministeri Luca Sergio e Bruno Bruni.
I due “nuovi” imputati Horst Günther Gabriel e Alfred Lühmann si aggiungono ai sette sotto processo, tutti militari della divisione “Herman Goehring”. Si tratta di Erich Koeppe, 91 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goehring; Hans Georg Karl Winkler, 88 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 89 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 93 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Günther Heinroth, 85 anni, soldato della terza compagnia.