giovedì 29 ottobre 2009

La storia di Davide Perlini su Chi l'ha visto (Rai Tre)


Davide Perlini cerca il suo papà scozzese (clicca sul link per vedere il filmato online).
Davide Perlini abita a Bologna ed è un postino di 63 anni in pensione. Nel 1944 sua madre che viveva a Castiglione dei Pepoli (Bologna) conobbe e si innamorò di un soldato scozzese della R.A.S.C. di nome David Jackson. Si accorse di aspettare un bambino ma purtroppo non ebbe modo di dirglielo perchè o si spostò il fronte o lui fu ucciso. Fece di tutto per poterlo rintracciare ma purtroppo non ci riuscì. L'anno dopo nacque Davide e purtroppo in quel periodo quelli nati fuori dal matrimonio erano considerati bastardini e la madre e il bambino furono cacciati di casa. Il bambino finì in un orfanatrofio per 14 anni e sua madre a fare la cameriera a Milano. Quando Davide uscì dal collegio, tornò a vivere con la madre a Bologna. Adolescente chiese alla donna di suo padre e lei, piangendo, gli raccontò del bene che si erano voluti e di quanto aveva fatto per poterlo ritrovare ma che nessuno le aveva dato una mano.
Rai Tre - Chi l'ha visto: puntata del 12 ottobre 2009

lunedì 26 ottobre 2009

Noventa. 1945 - La storia rivive nel film "Anima e fuoco"


Noventa. 1945 - La storia rivive nel film "Anima e fuoco"
Dal Giornale di Vicenza
Il lungometraggio realizzato da Nicola Dall’Armellina e Massimiliano Forcato
L’amicizia di due ragazzi negli anni del conflitto mondiale diventa “Anima e fuoco” pellicola costata 15 mila euro


Da scrittori a registi di un film: quello che doveva essere solo un racconto ambientato nella seconda guerra mondiale dal titolo Anima e fuoco si è trasformato per i due amici appassionati di storia locale Nicola Dall' Armellina e Massimiliano Forcato in una coinvolgente esperienza sul set che dopo due anni di lavorazione sarà presentata stasera al Modernissimo alle 21 con la proiezione del lungometraggio con repliche domenica alle 17 e alle 21. «A darci la spinta nell'intraprendere l'avventura cinematografica è stato il presidente di Televeneto Luigi Giacomuzzi che ha subito creduto in questo progetto didattico rivolto alle scuole che punta a valorizzare la memoria storica locale calando emotivamente lo spettatore in un crudele periodo storico», spiega Nicola Dall'Armellina.
La storia del film ruota attorno all'amicizia tra due ragazzi, Dino e Antonio, messa a dura prova dal clima di paura del fascismo con episodi che prendono spunto da testimonianze raccolte dai due registi e poi trasportate nella sceneggiatura con un effetto romanzato.
Una ventina gli attori della zona (tra cui alcuni componenti della locale compagnia 'Amici del Teatro') selezionati dopo un mese di casting che hanno affrontato con entusiasmo la loro prima esperienza recitativa.
«Un film dal carattere amatoriale che punta a trasmettere specie ai ragazzi il messaggio di condanna della guerra esaltando il sentimento di amicizia e fratellanza e la passione nel perseguire i propri obiettivi», aggiunge Dall' Armellina.
La registrazione delle scene storiche ha visto la partecipazione di un gruppo di giovani figuranti della zona di Ferrara dotati di armi,divise e maschere anti gas della seconda guerra mondiale, mentre per ricostruire l'arrivo degli alleati a Noventa si è ricorsi a mezzi militari dell'epoca del raggruppamento Marin, associazione di rievocazione storica di Montecchio Maggiore.

Altre scene sono state girate nel Duomo e a Villa Cantarella, a Villa Troglio di Agugliaro,ad Albettone e a Pojana Maggiore con fase del montaggio eseguita negli studi di Televeneto e in in quelli milanesi di Euro Italy per un costo finale di 15 mila euro col sostegno di qualche sponsor.

martedì 13 ottobre 2009

Il sito internet del progetto compie un anno... e che anno!



Sito internet "Uomini in guerra sulla Linea Gotica"
13 ottobre 2008 - 13 ottobre 2009
Totale visite 14.101


Media Pagine/vista sito: 2,66
Tempo medio sul sito 00:02:47
Prima volta 80,72%

1. Italy 12.693
2. Germany 320
3. United States 239
4. Brazil 212
5. France 92
6. Switzerland 87
7. United Kingdom 84
8. Austria 29
9. Spain 26
10. Netherlands 19

Il Blog del progetto
10 gennaio 2009 - 13 ottobre 2009

8.423 impresioni per una media di 30 al giorno!
GRAZIE!

16 ottobre, Porretta Terme presentazione libro "La Linea Gotica e le stragi"


Venerdì 16 ottobre, ore 21
Porretta Terme (Bologna)
Teatro Parrocchiale Testoni
Presentazione del libro
"La Linea Gotica e le Stragi"
Saranno presenti:
l’autore Massimo Turchi
l’Assessore Alla Cultura Igor Taruffi
Marco Tamarri
Renzo Zagnoni

domenica 11 ottobre 2009

17 ottobre: Natura Aperta 2009 - Acquerino (Prato)



Natura Aperta 2009
187° ANNUALE DELLA FONDAZIONE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO (15 OTTOBRE 1822)

17 OTTOBRE 2009 - L'ACQUERINO TRA STORIA E NATURA
ESCURSIONE GUIDATA - RITROVO ALLA CASCINA DI SPEDALETTO ORE 9.00


A CURA DELL'UFFICIO TERRITORIALE PER LA BIODIVERSITA' DEL C.F.S. DI PISTOIA E DEL COMANDO PROVINCIALE C.F.S. DI PRATO
(per informazioni: C.F.S. Prato 0574/611304 - U.T.B. Pistoia 0573/23103 - C.F.S. Acquerino 0573/898047)

L'Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di Pistoia, ed il Comando Provinciale C.F.S. di Prato, celebrano il 187° annuale di fondazione del Corpo (15 ottobre 1822) organizzando una escursione guidata sul crinale che sovrasta la Riserva Naturale Biogenetica di Acquerino (Pistoia) e l'Area protetta di Acquerino-Luogomano (Prato).
Il percorso inizia dalla Cascina di Spedaletto (881 metri), dove un filare di faggi secolari segna ancora il confine tra i territori comunali di Cantagallo (Prato) e Montale (Pistoia). Il sentiero, un tempo importante via di comunicazione medievale tra le valli dell'Agna, della Limentra Orientale e del Bisenzio, raggiunge il Passo degli Acquiputoli (999 metri) da dove la "via di stancalasino" conduce al crinale in prossimità di Poggio di Celso (1121 metri).
Lungo il sentiero che conduce al Monte Bucciana, è possibile osservare altri notevoli esemplari di faggio e numerose "piazze carbonaie". In località Culipiana (1153 metri) si trovano tangibili testimonianze della Linea Gotica: una serie di postazioni da mortaio e la tomba di un soldato ci riportano al drammatico periodo del fronte (settembre 1944).
Ritornando indietro dal medesimo itinerario, si raggiunge la località detta L'Uccelliera (1015 metri) da dove è possibile osservare dall'alto la Riserva Naturale Biogenetica di Acquerino con le sue maestose fustaie di Douglasia (Abete canadese). Attraversando una fustaia di Pino Nero il sentiero ci riconduce in breve al punto di partenza.
Il percorso, della durata di 2 ore, è facile: si consiglia di indossare di calzature idonee, di portarsi al seguito una mantellina impermeabile, borraccia rifornita e pranzo "al sacco". Al termine dell'escursione ed in caso di maltempo, i partecipanti saranno invitati a visitare l'aula didattica della caserma forestale di Acquerino (2 km da Cascina di Spedaletto)

Per raggiungere Cascina di Spedaletto:
Strada Provinciale Pistoia-Riola, fino al bivio con le indicazioni per Cascina di Spedaletto-Tobbiana (per chi viene da PISTOIA il bivio è sulla destra - senso unico).
Da BOLOGNA raggiungere Badi (Lago di Suviana) e risalire la Pistoia-Riola, oltrepassare l'Acquerino e proseguire per 2 km fino al bivio suddetto (a sinistra - senso unico). Proseguendo dal bivio per circa 200 metri si raggiunge il punto di ritrovo (ore 9.00, davanti al fabbricato della Cascina).

lunedì 5 ottobre 2009

Monte Sole: 4 ottobre 2009


La commerazione dell'eccidio di Monte Sole è stata un'occasione per ritrovare i vecchi amici:
In piedi (da sx): Heidi Johnson, Daniele Amicarella, Giancarlo Rivelli, Luca Morini e Alessandro Baldi
Seduti: Regana, Desmond Burges e Elide Ruggeri
Al mattino a Marzabotto abbiamo incontrato Celso Battaglia e Davide Perlini.

Strage di Monchio e Cervarolo, via al processo


Dalla Gazzetta di Modena e Reggio Emilia riportiamo i due articoli del 4 ottobre 2009.
Strage di Monchio, via al processo
la Gazzetta di Modena — 04 ottobre 2009 pagina 09 sezione: PROVINCIA
di Rolando Balugani
PALAGANO. Domani al Tribunale Militare di Verona udienza preliminare per decidere sull’ammissione delle costituzioni di parte civile e sulla richiesta di rinvio a giudizio per la strage di Monchio, Susano e Costrignano del 1944 e di quella di Cervarolo. I morti furono 136. Autori della strage del 18 marzo 1944 e di quella di Cervarola (Reggio) perpetrata due giorni dopo, i soldati nazisti di un reparto della divisione paracadutisti Hermann Goering, che era comandato dal famigerato capitano, Kurt Cristian Von Loeben. Nel luglio del 2008, il procedimento penale era pendente presso la Procura Militare della Spezia diretta dal dottor De Paolis. Con la soppressione di quell’Ufficio Giudiziario la competenza sui medesimi crimini passava alla Procura Militare di Verona e (fortunatamente) veniva assegnata al dr De Paolis, che era stato trasferito presso quest’ultimo ufficio giudiziario. A conclusione delle indagini, il 20 luglio scorso, il Pubblico Ministero, dottor Marco De Paolis depositava presso la cancelleria del Gip di Verona la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei seguenti criminali nazisti, tutti appartenenti alla divisone corazzata, Hermann Goring: Gustav Brandt, 94 anni, sottotenente; Hans Georg Winkler, di anni 86, sottotenente, comandante della 4ª compagnia; Fritz Olberg, 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della 3ª compagnia; Wilhelm Karl Stark, di anni 89, sergente, comandante di squadra della 3ª compagnia; Ferdinand Osterhaus, di ani 92, sottotenente, comandante di plotone della 5ª compagnia; Helmut Oderwald, di anni 90, capitano, comandante della 10ª batteria artiglieria antiaerea; Gunter Heiroth, di anni 84, soldato della 3ª compagnia.
LE ACCUSE. Tutti gli imputati sono accusati dei seguenti crimini contro l’umanità: «Concorso in violenza con omicidio contro privati nemici pluriaggravata e continuata (...) perché durante lo stato di guerra tra l’Italia e la Germania essendo in servizio nelle forze armate tedesche nemiche dello stato italiano quali militari aventi funzioni (ad eccezione di Gunther) di comando, inquadrati nella Divisione corazzata Hermann Goering, reparto esplorante, con più azioni esecutive di un medesimo criminoso (...) contribuendo alla materiale realizzazione dei crimini (...) e sempre agendo al programma criminale, senza necessità e senza giustificato motivo (...) e con finalità di ampie operazioni punitive contro i partigiani e la popolazione civile (...) contribuendo a cagionare la morte di numerosi privati cittadini italiani, fra cui donne, anziani e bambini inermi, agendo con crudeltà e premeditazione». Nel corso della complessa inchiesta giudiziaria sono stati individuati decine di testimoni, quasi tutti familiari delle vittime, che saranno chiamati a testimoniare all’apertura del processo che sarà celebrato lunedì, presso il tribunale Militare di Verona. Fra i testi vi sono ovviamente tutti coloro che si sono costituite parte civile. Particolarmente preziose si sono rilevate le indagini e le intercettazioni telefoniche effettuate dalla magistratura tedesca che, con teutonica precisione, ha ricostruito la più feroce strage perpetrata dai nazisti in provincia di Modena. Attraverso le intercettazioni telefoniche è stato possibile accertare che questi vecchi criminali, tutti ultraottantenni, che hanno vissuto una vita tranquilla ed agiata (uno di essi è stato per lunghi anni il capo della polizia dell’Assia), sono ancora in contatti fra di loro e parlano dei crimini perpetrati in Italia durante la guerra e come difendersi al processo di Verona. E’ stata anche particolarmente preziosa l’attività investigativa svolta dall’avvocato Andrea Speranzoni, del Foro di Bologna, che ha già assistito con successo i familiari delle vittime delle stragi di Marzabotto e di Casalecchio di Reno (Bologna). Oltre a 53 familiari delle vittime (45 della provincia di Modena ed 8 di quella di Reggio Emilia), si sono costituiti parte civile la regione Emilia Romagna, le province di Modena e di Reggio Emilia, i comuni di Palagano e Vetto d’Enza e l’Anpi nazionale e di Modena e Reggio Emilia. L’avvocato Andrea Speranzoni cura la difesa di parte civile della Provincia e dellAnpi di Modena, del comune di Palagano, e di 45 vittime di Monchio Susano e Costrignano La Regione Emilia Romagna. è rappresentata dall’avvocato Giuseppe Giampaolo. La provincia di Reggio ed i comune di Villa Minozzo sono rappresentati dall’avvocato Ernesto d’Andrea L’Anpi e otto civili di Cervarolo sono assistiti dall’avvocato Wainer Burani. Si è appreso informalmente che è tuttora in corso un secondo troncone di indagini per gli stessi fatti per i quali sono indagati altri nove imputati, tra i quali i non meglio identificati Gabriel e Luhmann, entrambi appartenenti alla 4ª compagnia. L’udienza preliminare per questo secondo troncone di indagini è prevista per la fine di novembre prossimo. La delegazione, Anpi guidata dalla presidente Aude Pacchoni e dal segretario Renzo Montorsi, ha organizzato un pullman che accompagnerà a Verona i rappresentanti delle istituzioni e una cinquantina di familiari delle vittime che si sono costituiti parte civile. La partenza è prevista domani alle 7 davanti alla Motorizzazione Civile.
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Strage di Cervarolo, via al processo
la Gazzetta di Reggio — 04 ottobre 2009 pagina 30 sezione: PROVINCIA

VILLA MINOZZO. In un mese e mezzo, dal 18 marzo al 5 maggio 1944, le compagnie e i plotoni della divisione Hermann Goering che comandavano uccisero 390 persone (tra le quali le 24 vittime di Cervarolo) sull’Appennino tosco-emiliano. Domani sei ufficiali tedeschi (il settimo è morto), dovranno rispondere di questi crimini davanti al gip di Verona. Indagati altri nove loro colleghi. Al tribunale militare di Verona, infatti, alle 9 è prevista l’udienza preliminare per decidere sull’ammissione delle parti civili e sulla richiesta di rinvio a giudizio per le stragi di Cervarolo, Monchio, Susano e Costrignano. I morti furono 156. Gli autori furono i soldati nazisti di un reparto della divisione paracadutisti Hermann Goering, comandata dal capitano Kurt Cristian Von Loeben.
GLI INDAGATI. A conclusione delle indagini, il 20 luglio scorso, il pm Marco De Paolis ha depositato alla cancelleria del gip di Verona la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di sette criminali nazisti: il sottotenente Gustav Brandt , 95 anni, che è morto a fine luglio; il sottotenente Hans Georg Karl Winkler , 87 anni, comandante di plotone della 3ª compagnia, che operò a Cervarolo; Fritz Olberg , 88 anni, sottotenente, comandante di plotone della 3ª compagnia; Wilhelm Karl Stark , 88 anni, sergente, comandante di squadra della 3ª compagnia; Ferdinand Osterhaus , 92 anni, sottotenente, comandante di plotone della 5ª compagnia; Helmut Odenwald , 89 anni, capitano, comandante della 10ª batteria artiglieria antiaerea; Gunter Heinroth , 84 anni, soldato della 3ª compagnia.
LE ACCUSE. Tutti i sei indagati devono rispondere dell’accusa di «Concorso in violenza con omicidio contro privati nemici pluriaggravata e continuata. Perché, durante lo stato di guerra, essendo in servizio nelle forze armate tedesche nemiche dello Stato italiano, quali militari aventi funzioni (ad eccezione di Gunther) di comando, con più azioni esecutive di un medesimo piano criminoso, contribuendo alla materiale realizzazione dei crimini (...) senza necessità e senza giustificato motivo (...) e con finalità di ampie operazioni punitive contro i partigiani e la popolazione civile (...), contribuirono a cagionare la morte di numerosi cittadini, fra cui donne, anziani e bambini inermi, agendo con crudeltà e premeditazione». Nel corso della complessa inchiesta sono stati individuati decine di testimoni, quasi tutti familiari delle vittime, che saranno chiamati a testimoniare.
LE INTERCETTAZIONI. Particolarmente preziose si sono rilevate le indagini e le intercettazioni telefoniche effettuate dalla magistratura tedesca, che ha ricostruito le feroci stragi. Attraverso le intercettazioni telefoniche è stato possibile accertare che questi vecchi criminali sono ancora in contatto fra loro e parlano dei crimini perpetrati in Italia e di come difendersi al processo di Verona.
LE PARTI CIVILI. Sono tanti coloro che chiedono giustizia: 33 familiari delle vittime di Cervarolo (9 rappresentati dall’avvocato Andrea Speranzoni di Modena, 9 dall’avvocato Ernesto D’Andrea e 16 dall’avvocato Vainer Burani), 45 familiari delle vittime di Monchio, Susano e Costrignano, le Province di Reggio e Modena, i Comuni di Villa Minozzo e Palagano, l’Anpi provinciale di Reggio e di Modena, la Regione.
GLI ALTRI NOVE. E’ tuttora in corso un secondo troncone di indagini per gli stessi fatti per i quali sono indagati altri nove ufficiali, tra i quali i non meglio identificati Gabriel e Luhmann, entrambi appartenenti alla 4ª compagnia. L’udienza preliminare per questo secondo troncone di indagini è prevista per la fine di novembre.

sabato 3 ottobre 2009

Archeologi o tombaroli?


Da Massimo Ballerini abbiamo ricevuto la segnalazione di molte buche, alcune molto profonde, scavate sul Pizzo di Campiano... La tabella che è visibile potrebbe riguardare l'area di un campo di soft-air?
Attendo i vostri commenti?

18-24 Ottobre. Mémoire de la Seconde Guerre mondiale. Approche comparée France - Italie


Dal 18 al 24 ottobre, saremo impegnati a partecipare all'inizitiva organizzata da Maison d'Izieu e dall'Istituto Storico di Modena, con il patrocinio dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna:

Mémoire de la Seconde Guerre mondiale
Approche comparée France - Italie

Place dans les enseignements – utilisation des ressources locales
Résistance et déportation dans l'histoire locale au travers des ressources pédagogiques

Du 18 au 24 octobre 2009 - Lyon
Référence base de formation Comenius/Grundtvig : FR-2009-251-001

giovedì 1 ottobre 2009

Cutigliano 17 ottobre: Presentazione libro "La Linea Gotica e le stragi"



17 ottobre 2009 - Cutigliano - Sala Consiliare - ore 17,00
Presentazione del libro di Massimo Turchi "La Linea Gotica e le Stragi - Il fronte di guerra nell'Appennino bolognese, modenese e pistoiese.Cà Berna e Ronchidoso due stragi"
a cura del Gruppo di Studio Alta Val di Lima
Interverrà Daniele Amicarella

I giorni della "Linea Gotica": la miseria della guerra sul nostro Appennino


Università Primo Levi - A. A. 2009-2010
Programma di corso in dieci incontri (di cui una visita guidata) il mercoledì 15.00 - 17.00 dal 10/03/2010
presso l'Istituto Rubbiani Aldrovandi, via Marconi 40
Iscrizione euro 74


I giorni della "Linea Gotica": la miseria della guerra sul nostro Appennino
(docente: Rinaldo Falcioni)

Lo scopo del corso è di ripercorrere le vicende della seconda guerra mondiale lungo l'arco appenninico tosco-emiliano fra il 1944 e il 1945. Cosa sanno gli attuali abitanti, in particolare i giovani, della guerra che attraversò tanto crudelmente i loro borghi appenninici? Come se la rappresentano? Attraverso i ricordi e i racconti degli anziani, attraverso le testimonianze di chi ha perduto familiari e amici? O anche di coloro che si trovarono, giovanissimi a combattere in quelle trincee? Se la raffigurano per avere letto libri, o visto film su questi temi? Quali sono le loro emozioni a fronte di questo ricordo? Conoscere il proprio passato, anche negli aspetti più crudi, serve a crescere apprezzando la vita vissuta nel rispetto degli altri, del lavoro e delle condizioni di pace fra i propri vicini in Europa e nel resto del mondo.

Programma di 10 incontri (due ore l'uno):
1. Polenta e castagne: la vita economica e sociale nell'Appennino
2. La campagna d'Italia e la situazione nell'estate 1944
3. Le formazioni partigiane: i rapporti con la popolazione civile e con gli Alleati
4. Le stragi dei civili: San'Anna di Stazzema
5. Le stragi dei civili: Marzabotto
6. La fine della guerra e le ricostruzioni dei fatti
7. I luoghi della memoria. Monte Sole (eventuale escursione)
8. I luoghi della memoria: cimiteri e sacrari (eventuale escursione)
9. Il passare delle generazione e l'affacciarsi del "revisionismo"
10. Pace e guerra: una prospettiva antropologica

Rinaldo Falcioni (ma10160@iperbole.bologna.it) è Dottore di Ricerca in "Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche". Si è occupato soprattutto del pensiero politico moderno, con particolare riguardo al pensiero francese dell'Illuminismo e del periodo rivoluzionario, approfondendo i temi del repubblicanesimo, dell'ordine politico e delle dottrine della pace e della guerra. Questi studi hanno prodotto diverse pubblicazioni scientifiche. Lavora per la Casa editrice Il Mulino, Bologna, in qualità di redattore per le scienze sociali e traduttore dal francese e dall'inglese. Nell'ambito dell'insegnamento privato, ha una collaborazione continuata dal 1997 con il Centro Europeo per la Preparazione Universitaria (Cepu). Rinaldo Falcioni si è infine occupato di numerose iniziative artistiche, che ha curato e allestito dall'inizio degli anni Ottanta a oggi.