sabato 29 agosto 2009

Sestola, 11-13 settembre 2009 "Dialogare nell'era della comunicazione"


PROGRAMMA
VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2009 - SALETTA "L'INCONTRO" DI SESTOLA (VIA PANORAMA,13) ore 20.30
Video-forum

SABATO 12 SETTEMBRE 2009 - CASTELLO DI SESTOLA ore 9.00
CONVEGNO: "DIALOGARE NELL'ERA DELLA COMUNICAZIONE"
Possibili vie d'uscita nel LABIRINTO dei conflitti
Conduce Claudio Baraldi - Direttore del CPS Centro Universitario di Rocerca sulle Culture della Pace e della Sostenibilità di Modena

SALUTI
Marco Bonucchi - Sindaco di Sestola
Emilio Sabattini - Presidente della Provincia di Modena
Giancarlo Muzzarelli - Assessore Programmazione e Sviluppo territoriale della Regione Emilia Romagna
interverrà anche il Presidente della Comunità Montana del Frignano (MO)

RELAZIONI
Il decennio dell'ONU per l'educazione alla nonviolenza ed alla pace per i bambini del mondo: l'esperienza italiana
Sergio Bergami - Coordinatore del Comitato Italiano Decennio dell'ONU

Life Skills e la Pace: le competenze personali e relazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità)
Paola Salina - Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo rogersiano, Sessuologa, Esperta in Psicologia Scolastica.

Il focusing come strumento di dialogo interiore
Emmy Parisi - Dottoressa in Filosofia, Focusing Trainer presso “The Focusing Institute” di New York, Counselor SIAB.

ESPERIENZE
Dialogo tra comunità Nord-Sud: il Partenariato Frignano-Bolivia
Alessandro Tebaldi - Comunità Montana

Prove di Dialogo tra cittadini e amministratori: l'esperienza di Sestola
Marisa Burchi - Assessora alla Cultura del Comune di Sestola

DIBATTITO
Presentazione dei Laboratori

ore 13.00 BUFFET BIO-EQUO-SOLIDALE

ore 14.30-18.00
Laboratori sulla Via della trasformazione del Conflitto (proposta per un percorso museale)

Nella Palazzina del Comandante viene allestito un "labirinto" con 5 stanze dove 5 gruppi si avventurano per laboratori di circa 20 minuti l'uno, passando di stanza in stanza fino alla stanza finale (la sesta). I temi delle stanze sono:
1. La violenza della guerra (tra storia e memoria) (Massimo Turchi)
2. L'ascolto di sé attraverso il Focusing (Emmy Parisi)
3. Sentimenti e bisogni (Marisa Burchi)
4. Il dialogo: ascoltare e comunicare (nella dimensione interculturale) (Laura D'Alelio)
5. Trovare un accordo nei conflitti internazionali (Vittorio Merlini)

DOMENICA 13 SETTEMBRE - PIAZZA DELLA VITTORIA ore 10.00-13.00
EVENTO: CERCHIO DI TAMBURI - Dal caos all'accordo
Il tamburo amplifica il battito del cuore: ascoltarsi e suonare insieme è ricreare la comunità.
Condotto da Stefano Fusi - Giornalista, scrittore e consulente di comunicazione, lavora da trent'anni nei campi dell'ecologia e delle medicine naturali e complementari.

BANCHETTI DELLE ASSOCIAZIONI: INFORMATIVI, EQUO E SOLIDALI

www.roccadipace.it

giovedì 27 agosto 2009

Il resoconto fotografico delle commemorazioni del 19 agosto 2009 a Bardine, San Terenzo e Valla


E' online il resoconto fotofgrafico delle due giornate dedicata alle commemorazioni degli eccidi di Fivizzano (Massa): Bardine San Terenzo e Valla compiuti il 19 agosto 1994. Infine, abbiamo visitato la frazione di Vinca, luogo della strage del 24-25 agosto 1944.
Abbiamo ritrovato vecchi amici e conosciuto dei nuovi. Un grazie a tutti.
Il resoconto fotografico (link)

Alla scoperta della Linea Gotica


Alla scoperta della Linea Gotica
la Gazzetta di Modena — 25 agosto 2009 pagina 22 sezione: PROVINCIA
di Maurizio Forte

FANANO. Uomini in guerra sulla linea gotica è il progetto che Massimo Turchi, con l’associazione fananese Vecchia Filanda, che presto si trasformerà in associazione Linea Gotica, sta portando avanti con l’intento di indagare sul cambiamento interiore delle persone quando queste si trovano in guerra. Il suo gruppo, composto da una decina di persone presenta episodi, nei luoghi in cui questi sono accaduti, rivolti specialmente alle scuole, ma anche agli adulti, in cui 3 o 4 personaggi e una guida si relazionano con il pubblico. Segue poi, da un punto panoramico, il racconto della battaglia o dell’evento. L’iniziativa storica ha suscitato davvero un grande interesse tra i turisti. «Siamo interpreti, rievocatori storici, non siamo attori - sottolinea Turchi- Tutto parte da una ricerca infinita fatta di interviste ne abbiamo fatte più di 200 e di analisi della documentazione esistente: non c’è nulla di romanzato, è tutto realmente accaduto. Armi e divise sono fornite da collezionisti». «I ragazzi - prosegue Turchi - hanno bisogno di una lezione precedente la gita, che è un pò storica e un pò psicologica». Obiettivo del progetto è sia cercare di riportare alla luce la verità storica («E’ necessario fare certezza storica», sottolinea Turchi), sia indagare sulle biografie dei personaggi, e su come la guerra ha cambiato le persone e le comunità locali. Dunque una grande attenzione al territorio, anche in chiave di rilancio e sviluppo. L’iniziativa, sorta a seguito di un convegno cui hanno partecipato reduci di tutte e tre le parti in conflitto (americani, tedeschi e partigiani), «è nata a Fanano - precisa Turchi - ma abbiamo creato una rete di relazioni con tanti ricercatori e appassionati. C’è una grande preparazione dietro agli episodi non possiamo scadere nella banalità e abbiamo rispetto delle reazioni delle persone». «Tra scuole ed altre iniziative ogni anno proponiamo 18-20 episodi sparsi un pò dappertutto. Ad ogni iniziativa partecipano una cinquantina di persone. Le difficoltà? Reperire le risorse. Abbiamo contributi dalle scuole, oppure finanziamenti a livello europeo, o dai comuni, dalle comunità montane. Ma i costi più alti sono quelli dei pullman per portare i ragazzi nei luoghi. Non possiamo portare la Linea Gotica a Bologna». Il Futuro? «Stiamo collaborando al progetto europeo Seme - incalza Turchi - che sta per Sharing European Memories. Il progetto prevede un lavoro su temi locali. Ci stanno lavorando 5 scuole di 4 paesi europei, Inghilterra, Norvegia, Polonia e Spagna, oltre a noi, che ci stiamo occupando della biografia di 4 soldati. Il progetto, della durata di due anni, prevede l’apertura del sito sharingmemories.eu». «Quest’anno abbiamo avuto scuole da Modena, Bologna e Reggio, ma anche da Firenze, Mestre e Como. Questo modo di fare storia è molto efficace ci dicono gli insegnanti, e nei ragazzi c’è grande interesse - prosegue Turchi - L’idea di un parco sulla Linea Gotica dovrà nascere dal basso. Il significato? Lo sviluppo territoriale di questa zona di Appennino passa anche dal puntare e dal saper vendere la propria storia.

lunedì 17 agosto 2009

Cefalonia, morto ultimo imputato caso chiuso senza colpevoli


Da Repubblica riportiamo l'articolo "Cefalonia, morto ultimo imputato caso chiuso senza colpevoli"
A 66 anni dall'eccidio della Divisione Acqui, scompare l'ex ufficiale nazista Otmar Muhlhauser
La figlia di una delle vittime: "Ha vinto la ragione di Stato"


ROMA - Nessun colpevole. A 66 anni dall'eccidio di Cefalonia, la morte dell'ex ufficiale nazista Otmar Muhlhauser, unico imputato nel processo in corso davanti al tribunale militare di Roma per la strage dei soldati italiani, chiude, senza condanne, il procedimento. Muhlhauser, infatti, è morto nella sua abitazione in Baviera. Il prossimo 8 settembre avrebbe compiuto 89 anni.

L'ultima inchiesta sulla strage dei soldati della Divisione Acqui fu aperta dalla procura militare di Roma che, lo scorso gennaio, chiese il rinvio a giudizio di Muhlhauser con l'accusa di aver ordinato la fucilazione del generale Antonio Gandin e di altri ufficiali italiani. Il 5 maggio, alla prima udienza del processo, la difesa di Muhlhauser sostenne che l'imputato era incapace di intendere e di volere. Il giudice dispose una perizia psichiatrica, rinviando al prossimo 5 novembre. Ma la morte di Muhlhauser cancella questa scadenza.

Dell'ufficiale nazista restano questa parole: "Tra gli ufficiali tedeschi si parlava della divisione italiana solo come dei traditori. Con l'ordine del Fuhrer era già chiaro che coloro che appartenevano alla divisione italiana andavo trattati completamente da traditori. Al tradimento vi era solo una risposta: l'esecuzione".

Dunque, la vicenda giudiziaria per il peggior eccidio di militari italiani prigioneri compiuto dai tedeschi nella Seconda guerra mondiale si conclude senza colpevoli. Se si esclude, infatti, la condanna 'simbolica' inflitta dal tribunale di Norimberga al generale Hubert Lanz (12 anni, ma ne scontò solo tre) tutti i numerosi processi che si sono svolti in Italia e in Germania si sono conclusi con un niente di fatto.
Lo stesso numero complessivo delle vittime di Cefalonia è stato a lungo oggetto di controversie, oscillando da un minimo di 5.000 uomini ad un massimo di oltre 10.000, in pratica l'intera Divisione Acqui. Secondo gli studi più recenti nell'isola greca morirono circa 2.300 militari, un quarto in combattimento e gli altri fucilati dopo la resa; altri 1.500 affogarono nei naufragi delle navi con cui venivano deportati. Per nessuno di loro ci sarà giustizia.
"Ancora una volta ha trionfato la ragion di Stato - afferma Marcella De Negri, figlia di Francesco De Negri, ufficiale fucilato a Cefalonia - Muhlhauser non ha mai avuto alcun segno di pentimento ed ora è morto, tranquillo, nel suo letto".